Un vasto incendio si è sviluppato stasera a Napoli, nel quartiere Bagnoli, periferia Ovest della città. Le fiamme hanno investito il complesso ‘Citta' della Scienza', lo ‘science center' aperto a Napoli negli anni '90 dalla Fondazione Idis che comprende incubatori per imprese e un centro di divulgazione scientifica sul modello de La Villette a Parigi. Sul posto ci sono squadre di vigili del fuoco. Al momento non si hanno notizie sull'origine delle fiamme, che si sarebbero sprigionate dopo l'orario di chiusura al pubblico, né si hanno notizia di danni alle persone. Proprio oggi un'altra emergenza ha scosso il capoluogo partenopeo: il crollo dell'ala di un palazzo nella zona della Riviera di Chiaia, evento fortunatamente senza vittime. Il lunedì, durante i mesi invernali, lo science center è chiuso al pubblico. A quanto si apprende dalle forze dell'ordine intervenute in maniera massiccia sul luogo, sono in fiamme almeno quattro capannoni della struttura e i danni sarebbero molto ingenti, anche considerando che molte delle strutture sono realizzate in legno; L'opera di spegnimento si annuncia lunga e difficile per i pompieri. "Seguo con apprensione il grave incendio sviluppato presso Città della Scienza" ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris via Twitter, poco prima della mezzanotte di questo tremendo 4 marzo napoletano. Intanto fuori dal museo si sono precipitati quasi tutti i dipendenti (sono in tutto 160) visibilmente scossi e ovviamente preoccupati per il loro futuro occupazionale. Le informazioni che arrivano riferiscono di un rogo che ha praticamente raso al suolo tutto il centro: sopravvivono solo i muri perimetrali, l'interno dei padiglioni è distrutto. Unica eccezione, il "teatro delle Nuvole", manufatto separato che ospitava rappresentazioni, soprattutto teatro per bambini. La prima testimonianza è quella di un custode: una colonna di fumo, l'immediato allarme ma in pochi minuti il fuoco ha divorato i padiglioni dall'interno, diventando indomabile.
AGGIORNAMENTI. Poco dopo la mezzanotte è arrivato il magistrato accompagnato da alcuni agenti in borghese: a lui toccherà condurre con la polizia Scientifica le prime indagini. L'ipotesi dell'incendio doloso corre di bocca in bocca ma è ancora presto per stabilirlo. Di certo c'è che l'incendio è stato drammaticamente rapido, i capannoni sono stati quasi subito avvolti dalle fiamme. La prima analisi è questa: l'incendio è partito dal museo, si è salvata solo la parte del ristorante e il teatro delle Nuvole, tutto il resto è finito in cenere. Poco prima dell'una di notte si è udito un forte crollo: probabilmente un cedimento interno dei capannoni di Città della Scienza distrutti dalle fiamme. All'una e un quarto sono arrivati a Coroglio, sede di Città della Scienza il sindaco Luigi de Magistris e il suo vice Tommaso Sodano. Il magistrato non ha ancora concluso la sua indagine sui manufatti distrutti.
Il sindaco all'inviato di Fanpage.it ha dichiarato che l'incendio "parrebbe doloso" e che "Napoli saprà reagire". Ha inoltre dichiarato che "qualsiasi sia stata la causa di questo rogo il governo, qualunque esso sia, non deve ora dimenticarsi della città di Napoli. "Se il governo non ci aiuta – queste le parole del primo cittadino partenopeo – faremo azionariato popolare". Il sindaco a Fanpage.it ha anche detto che sentirà Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato, partenopeo di nascita, è sempre stato legatissimo a Bagnoli, storico quartiere ‘rosso' e operaio vista la presenza di Italsider, Ilva e Cementir. Napolitano per tutto il suo settennato ha spesso spronato le Amministrazioni locali che si sono succedute a dare slancio alla riconversione postindustriale di Bagnoli.