Nada Cella, il mistero su Annalucia Cecere: “Forse informata da qualcuno delle forze dell’ordine”
Dopo la nuova testimonianza di un uomo misterioso che la mattina del 6 maggio 1996 chiamò il 113 di Chiavari per segnalare alcuni sospetti sull'omicidio di Nada Cella, la trasmissione di Rete4 "Quarto Grado" ha puntato nuovamente i riflettori sulla vicenda della 24enne uccisa ormai 25 anni fa nel piccolo comune nei pressi di Genova. Il testimone misterioso aveva contattato il 113 per segnalare una donna fuggita in motorino. Una persona con indosso una giacca senape, secondo quanto raccontato. Un nuovo indizio, secondo gli inquirenti, su Annalucia Cecere, la 53enne attualmente indagata per l'omicidio di Nada. La donna era stata al centro delle attenzioni degli inquirenti già nel 1996, quando i carabinieri hanno ricevuto una segnalazione da parte di una vicina di casa sul suo conto.
La donna aveva chiesto agli agenti di indagare ulteriormente su Annalucia Cecere che più di una volta si era espressa con parole d'odio nei confronti di Nada. Secondo quanto raccolto dalla trasmissione "Quarto Grado", la testimone aveva raccontato ai carabinieri di aver parlato più volte di Nada con Cecere che si era mostrata contrariata per la posizione lavorativa ricoperta dalla 24enne nello studio del commercialista Marco Soracco. "Chi si crede di essere questa montanara che viene a rubare il lavoro a noi?" avrebbe detto Cecere alla testimone. I carabinieri avevano quindi iniziato a indagare sulla donna che allora aveva poco più di 20 anni. In una perquisizione nella sua abitazione avevano trovato dei bottoni molto simili a quello rinvenuto sulla scena del crimine. Nonostante l'importante indizio, i carabinieri non comunicarono mai agli organi di polizia che indagavano su Marco Soracco quanto scoperto. Annalucia Cecere uscì dalle indagini solo 9 giorni dopo.
Dopo 25 anni gli inquirenti temono una fuga di notizie dalle forze dell'ordine del tempo per favorire Cecere. La donna entrò infatti nel registro degli indagati il 27 maggio del 1996. Nonostante la segretezza delle indagini, sembra che Annalucia fosse a conoscenza di questo dettaglio: dai tabulati telefonici di quel periodo, infatti, risulta che fosse alla disperata ricerca di un legale. La trasmissione "Quarto Grado" ha inoltre posto l'accento su un altro dettaglio inspiegabile della vicenda: alla presunta amica di Soracco non fu mai chiesto dove si trovasse la mattina dell'omicidio di Nada. Cecere ha fornito una spiegazione agli inquirenti soltanto 25 anni dopo, quando nel mese di luglio è stata chiamata a Genova in seguito a un avviso di garanzia. L'indagata sostiene di essere stata a svolgere le pulizie nello studio di un dentista proprio la mattina della morte di Nada, così come da programma lavorativo. Un alibi che attualmente non è semplice verificare a causa del tempo trascorso.