Mustafa e suo padre a Budrio, presto le cure per il bimbo senza arti: “Siamo felici di essere qui”
È il giorno dell’arrivo a Budrio per Mustafa e di suo padre Munzir, i due protagonisti di una fotografia che ha ritratto il loro abbraccio e che ha vinto il Siena International Photo Awards 2021. Il bambino siriano di 6 anni, nato senza arti a seguito di una malformazione provocata dall'assunzione di farmaci da parte della madre colpita, durante la guerra, anche dal gas nervino, e il papà, che ha perso una gamba a causa di una bomba, hanno preso contatto oggi con la cittadina della Bassa bolognese dove fra qualche settimana si trasferiranno per seguire le cure al Centro protesi Inail.
Quella di oggi è stata una sorta di gita per Mustafa – che ha sempre sorriso alle telecamere presenti – e di suo padre: i due, insieme alla madre e alle due sorelline, da gennaio vivono a Siena, ospiti della Caritas. Stamane a Budrio hanno incontrato il sindaco Maurizio Mazzanti e poi prima del pranzo hanno fatto un giro al museo dei burattini.
"Siamo felici e sereni di essere in Italia, stiamo bene qui e ora ci concentriamo sulle cure per Mustafa – le parole di Munzir – ma il nostro pensiero continua a essere rivolto alla Siria, alla guerra, ai parenti e amici che sono rimasti là in un Paese in guerra”.
“Dopo alcuni mesi dal loro arrivo in Italia, il papà e anche il bimbo hanno avuto dei problemi di salute, oggi hanno avuto un primo contatto con Budrio. Per noi è un bel momento, finalmente possiamo conoscerli e accoglierli, poi partiranno le cure” ha detto invece il sindaco ai giornalisti presenti, confermando che verrà trovata una sistemazione per la famiglia siriana. "L’effetto mediatico di quella foto è indubbio, per noi è un grande piacere poterli accogliere” ha aggiunto il primo cittadino ricordando la foto che ha reso padre e figlio famosi in tutto il mondo.
Il Centro protesi Inail si sta intanto organizzando per accoglierli: "La prima visita è in programma presumibilmente a fine settembre – ha detto Simona Amadesi, responsabile comunicazione della struttura – L'equipe multidisciplinare farà tutto il possibile per garantire loro il recupero della massima autonomia. Oggi siamo qui per dargli il benvenuto”.