Mussolini scoperto per caso tra i cittadini onorari. Revocata l’onorificenza
Torre Pellice, comune della provincia di Torino e capoluogo italiano della Chiesa valdese, si è accorta, quasi per caso, di avere tra i propri cittadini onorari Benito Mussolini. Il riconoscimento venne approvato dai consiglieri comunali nel 1924 per acclamazione. Come si legge nel documento dell'epoca, "i consiglieri si alzano tutti in piedi, ed approvano, applaudendo, l'ordine del giorno". Lorenzo Tibaldo, assessore comunale con deleghe a cultura, istruzione e integrazione stranieri, ha spiegato a Repubblica che circa due mesi fa ci si è accorti che il nome del Duce era nella lista dei cittadini onorari, accanto ad Andrea Camilleri ed Umberto Eco: "una contraddizione – ha detto l'assessore – rispetto ai valori di Torre Pellice, tenendo conto di quanti hanno sacrificato la vita per la Resistenza".
Novant'anni dopo, il Comune si è subito preoccupato di ristabilire le giuste proporzioni, proponendo la revoca dell'onorificenza che sarà approvata sabato prossimo sia dalla maggioranza che dall'opposizione. Il provvedimento, come osserva Tibaldo, sarà tanto più urgente, quanto coerente con l'altra proposta: assegnare la cittadinanza onoraria ai cinquanta stranieri di età compresa tra i 0 e i 18 anni, nati in Italia e residenti nel comune di Torre Pellice. Sarebbe infatti illogico, conclude l'assessore, "promuovere da un lato l’integrazione e dall’altro onorare chi ha sancito in Italia le leggi razziali".