Muore neonato sparato sul set di un video rap
Non ce l'ha fatta il piccolo Hiram. Dopo giorni di agonia i suoi genitori hanno deciso di porre fine alle sue sofferenze staccando la spina. Una morte assurda quella che ha colpito il piccolo a poco meno di un anno di vita. Il bimbo è stato ferito a morte da un proiettile vagante nel corso di una sparatoria avvenuta sul set di un video rap ad Oakland, in California, lo scorso 28 novembre. Si chiamava Hiram Lawrence Jr, stesso nome del padre rimasto ferito anche lui nell'agguato.
Fu proprio del genitore la scelta di fermarsi a guardare le riprese del video nel parcheggio di un negozio di liquori. La curiosità, le luci, quei ragazzi vestiti di largo e con catene vistose al collo e la frenetica armonia che c'è sui set cinematografici aveva attirato il genitore che voleva far vedere al piccolo uno spettacolo che non avrebbe mai ricordato ma sarebbe stato sicuramente il primo della sua vita. Tutto da copione sul set quando da un momento all'altro s'è scatenato l'inferno.
Un gruppo di persone è sceso da delle auto scure ed ha cominciato a far fuoco su chiunque fosse sul set. Una scena da film anche quella ma purtroppo in quel caso non c'era niente di preparato. I cinquanta proiettili che hanno invaso il parcheggio erano verissimi. Uno di questi ha stroncato la vita del piccolo colpito alla testa. Un altro ha centrato la mano del padre che provava a riparare il figlio dai colpi. Niente da fare uno di quei colpi è andato a segno e quella che gli investigatori hanno definito come un regolamento di conti tra bande, si è trasformata in una tragedia con una vittima innocente.
Non è purtroppo raro che vi siano scontri a fuoco tra gruppi rap venuti dalla strada che si trasformano in bande contrapposte tra loro. Negli anni novanta gli Stati Uniti furono colpiti da un'ondata di scontri a fuoco tra "gangsta- rap" della West contro la East Coast. In ballo non solo il predominio sul florido mercato musicale ma anche ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti vendute al dettaglio.
