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Muore e lascia tutto alla badante, i parenti la portano in tribunale ma perdono la causa: avrà l’eredità

Dopo una battaglia legale durata 10 anni, una badante è stata riconosciuta come unica destinataria dell’eredità dell’anziana di cui si era presa cura per tanto tempo. Accusata dai parenti della donna di circonvenzione di incapace, è stata prima assolta in sede penale e ora la Corte civile d’Appello di Firenze ha disposto che le vengano versati i 700mila euro che ha ereditato.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Dopo una battaglia legale durata 10 anni, una badante è stata riconosciuta come unica destinataria dell'eredità dell'anziana di cui si era presa cura per tanto tempo.

Accusata dai parenti della donna di circonvenzione di incapace, è stata prima assolta in sede penale e ora la Corte civile d'Appello di Firenze ha disposto che le vengano versati i 700mila euro che ha legittimamente ereditato.

La donna aveva lavorato per circa 5 anni nell'abitazione dell'anziana di 78 anni, residente in Garfagnana e affetta da diverse patologie, come diabete, problemi di cuore e un carcinoma, come riporta il Corriere Fiorentino. Per tutto questo tempo non si era solo presa cura della donna, ma era anche riuscita a creare un legame molto stretto di amicizia con la signora che viveva sola.

Nel 2014 la 78enne era morta e si era scoperto dopo alcuni giorni che la donna, in un testamento redatto l'anno precedente, aveva nominato la badante sua erede universale: "Lascio tutto quello che ho alla mia badante, questa è la mia volontà perché è stata la mia bimba che mi ha guardato in questi anni", si legge nel documento.

A quel punto alcuni parenti della donna avevano deciso di denunciarla penalmente per circonvenzione di incapace, chiedendo in sede civile di annullare il testamento. Due anni fa, nel 2022, la badante era stata assolta definitivamente dalle accuse penali ma i parenti non si erano arresi e avevano chiesto al Tribunale di aprire una causa civile per successione.

I giudici della corte d’Appello di Firenze hanno ricostruito tutta la vicenda esaminando le cartelle mediche e interrogando i sanitari che hanno curato negli ultimi anni la donna, e sono arrivati alla conclusione che le ultime volontà dell'anziana sono assolutamente legittime.  I parenti della donna sono stati inoltre condannati a pagare 40 mila euro di spese legali.

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