Muore d’infarto in cartiera nel giorno della Festa del lavoro: Giovanni aveva salvato quella fabbrica

"Non posso che stringermi al dolore della famiglia di Giovanni Bluotto, un uomo che si è battuto in prima persona per il diritto al lavoro e salvò la storica cartiera Pirinoli di Roccavione costituendo con i colleghi una cooperativa". Sono le parole dell'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, in merito alla tragica scomparsa dell'operaio 56enne, proprio il giorno della Festa del lavoro, sabato 1° maggio, accanto al macchinario della fabbrica dove lavorava.
Bluotto si è sentito male all'inizio del suo turno. Immediato il soccorso dei colleghi, che gli hanno praticato il massaggio cardiaco utilizzando anche il defibrillatore presente in azione, e i tentativi di rianimazione del 118 giunto sul posto. Per l'operaio non c'è stato però nulla da fare.
Figlio dell’ex sindaco di Valdieri, Battista Bluotto, Giovanni lavorava da anni ala Pirinoli ed era conosciuto in tutta la valle Gesso, di carattere aperto e socievole, aveva collaborato a lungo con i genitori nella gestione del bar di Sant’Anna di Valdieri.
lascia la moglie e una figlia due fratelli.
Da tempo dipendente alla Cartiera, nel 2012 aveva fatto parte della settantina di lavoratori che salvarono l'azienda dopo il fallimento. Per tre anni, presidiarono lo stabilimento giorno e notte, impedendo che i macchinari andassero in rovina e che l'impresa subisse furti. Quindi si presentarono come cooperativa all'asta fallimentare e impegnarono i risparmi per acquisire impianti e attrezzature.
"Come suo padre, teneva molto al paese e alla sua storia", lo ricorda l'attuale sindaco Giacomo Luigi Gaiotti. "Si dava sempre da fare per il nostro Comune, durante le feste spesso ci dava una mano come volontario ed era sempre sempre per la comunità. È una grande perdita".
La salma è stata composta nella camera mortuaria di Roccavione.