Muore a 6 anni per un incidente in minimoto, condannato il papà di Marco Scaravelli
È stato condannato a quattro mesi per omicidio colposo Cristian Scaravelli il padre del piccolo Marco, il bambino morto in un incidente in minimoto nell'estate 2016. Dopo più di sei anni l'uomo, che oggi è padre di una bambina nata dopo la perdita del primo figlio, è stato condannato dal tribunale di Mantova.
Le lunghe indagini, coordinate dalla procura mantovana, hanno portato al rinvio a giudizio per Cristiana Scaravelli con l'accusa di omicidio colposo. Il giorno dell'incidente, avvenuto nel comune di Viadana, in provincia di Mantova, l'uomo aveva accompagnato il figlio Marco, di soli 6 anni, presso il circuito dove si tenevano le lezioni di motocross per i più piccoli.
Per il figlio si trattava della seconda lezione, un regalo che il papà gli aveva fatto in occasione del compleanno. Al momento di ripartire con la minimoto però Cristian invece che spingere il mezzo sul quale si trovava il figlio, avrebbe solo tirato la cordicella provocando così un'accelerazione improvvisa della moto. Marco non sarebbe riuscito a restare in equilibrio cadendo e finendo sulla piantana in ferro del cancello dove ha battuto la testa.
Un trauma cranico che lo ha portato a un ricovero in ospedale e Bergamo e poi alla morte, sopraggiunta una settimana dopo. I genitori di Marco al tempo avevano dato il consenso all’espianto degli organi (cuore, reni, fegato e polmoni). Ora a distanza di sei anni, con tempi lunghissimi, è arrivata anche la sentenza.
Paolo Bergamaschi, l'avvocato di Cristian Scaravelli, aveva chiesto per lui l’assoluzione, ritenendo che non fosse responsabile dell’accaduto e ipotizzando invece responsabilità altrui.