Muore a 19 anni in un incidente, l’ambulanza si spegne durante i soccorsi. La famiglia: “Inaccettabile”

Riccardo Ranuzzi, 19 anni, è morto in seguito a un incidente in moto mercoledì scorso nella rotatoria di Villanova, tra via del Lavoro e via dell'Industria. I familiari si sono ora rivolti a un legale per accertare eventuali responsabilità nei soccorsi al ragazzo. "Oltre al grave fatto che la rotatoria è buia e senza segnaletica orizzontale – ha spiegato il patrigno del 19enne -, c'è la questione dell'ambulanza che si è rotta una volta arrivata sul posto".
Secondo quanto racconta l'uomo, possono testimoniare l'accaduto gli amici che erano con il 19enne al momento del sinistro stradale. Al momento dell'arrivo dei soccorsi sul mezzo della Pubblica assistenza di Castenaso, la scoperta di un guasto che non permetteva di rimetterlo in moto. "Riccardo era steso a terra senza sensi, mentre i soccorritori provavano a rianimarlo l'ambulanza si è spenta. Gli operatori a bordo hanno dovuto operare con alcune torce. Abbiamo dovuto aspettare un altro mezzo del 118 arrivato dopo diversi minuti".
Il ragazzo è stato poi trasportato in codice rosso all'ospedale Maggiore, dove poi è deceduto. "Eravamo in quella rotonda al buio pesto – ricordano i familiari del 19enne – e l'ambulanza si era rotta, la trovo una cosa assurda. Per Riccardo non c'era più nulla da fare vista la gravità dell'impatto con il suolo, ma se avessero potuto salvarlo? Se fosse stata questione di minuti tra la vita e la morte, si può accettare che un mezzo di emergenza si rompa?".
La presidente della Pubblica assistenza di Castenaso, Daniela Baldi, ha commentato le dichiarazioni dei genitori del 19enne, esprimendo il suo cordoglio ai familiari per la tragedia che li ha colpiti.
"La sera dell’incidente non ero presente – ha detto – ma sono stata relazionata dall’equipaggio intervenuto e l’ambulanza effettivamente ha smesso di andare. I soccorritori hanno lasciato il mezzo acceso appena arrivati, come da prassi, poi si è spento e non è più ripartito. Non riusciamo a capirne il perché, anche il meccanico non ha saputo spiegarlo. Siamo convenzionati con il 118 e quindi abbiamo chiamato la Centrale che ha mandato un altro mezzo. In 35 anni che siamo sul territorio è la prima volta che succede una cosa del genere".
"I nostri mezzi – spiega ancora – non hanno più di 4 anni e sono sempre controllati, an che come chilometraggio. È prassi, visto anche l'accreditamento con la Regione, che i mezzi siano nuovi e che non superino un determinato numero di chilometri".