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Multava auto dei clienti del negoziante perché arrabbiato con lui: carabiniere a processo

Secondo l’accusa, per motivi di acredine personale nei confronti di un commerciante della provincia di Ravenna, un maresciallo 51enne aveva ordinato a cinque suoi sottoposti di elevare contravvenzioni al codice della strada. L’uomo è stato sospeso dal servizio.
A cura di B. C.
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Una cinquantina di multe per divieto di sosta fatte in 4 mesi e mezzo alle auto lasciate davanti a un negozio di Ponte Nuovo, alle porte di Ravenna. Una vicenda che ha insospettito molto le forze dell’ordine locali, che alla fine sono riuscite a risalire ad un 51enne maresciallo dei carabinieri di Taviano (Lecce), all'epoca in servizio in città. L’uomo, rinviato a giudizio per abuso d'ufficio e falso ideologico, secondo quanto riportato dal Resto del Carlino che cita la Procura, avrebbe agito per inimicizia verso il proprietario del negozio, padre della titolare. Il militare sostiene invece che tutto era invece stato fatto a norma di legge visto che quella zona era destinata a carico e scarico merce, non al parcheggio: e non avrebbe potuto essere usata da semplici avventori ma da specifici veicoli commerciali.

L'indagine era partita da un esposto anonimo. Gli stessi carabinieri avevano appurato quel numero sproporzionato di multe tra maggio e ottobre 2012. In seguito coloro che avevano fatto ricorso, tutti perlopiù di Ravenna, avevano ottenuto dalla prefettura l’annullamento della sanzione. Secondo quanto sintetizzato dalla procura nella richiesta di rinvio a giudizio, il superiore aveva chiesto a suoi cinque sottoposti "semplicemente di rilevare la presenza di vetture e prenderne le targhe" senza tuttavia "fare accertare la concreta violazione delle prescrizioni contenute nel cartello stradale". Cartello – continua l’accusa – che consentiva sosta tutti i giorni a tutti i mezzi senza alcuna distinzione, purché per scarico e carico merci per trenta minuti. Bastava cioè esporre un disco orario. La conseguenza è stata "il danno ingiusto" per i clienti del negozio ma soprattutto per la commerciante a causa "dei riflessi negativi" alla sua attività.

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