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Multata perché non si ferma sulle strisce: “Guardavo contachilometri per rispettare i 30 km/h”

La giustificazione di un’automobilista bolognese, messa nera su bianco dagli stessi agenti sul verbale di infrazione del codice della strada, non è servita a evitarle una sostanziosa multa da oltre cento euro e la decurtazione dei punti sulla patente.
A cura di Antonio Palma
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"Stavo guardando il contachilometri per rispettare il limite di velocità dei 30 km/h" così un'automobilista si è giustificata davanti a una pattuglia di agenti della polizia locale di Bologna dopo essere stata multata per non essersi fermata davanti a un pedone che stava attraversando sulle strisce pedonali. La giustificazione, messa nera su bianco dagli stessi agenti sul verbale di infrazione del codice della strada, non le ha risparmiato però una sostanziosa multa.

Come ricostruisce l'emittente locale E-tv, a cui la donna si è rivolta per denunciare i fatti, tutto si è consumato la settimana scorsa, nel bel mezzo della polemica per il nuovo limite di velocità dei 30 km/h scattato nel centro di Bologna. L'automobilista stava percorrendo via Emilia ponente proprio verso il centro quando, nel primo pomeriggio del 31 gennaio scorso, una pattuglia della polizia locale che stazionava nei pressi di un incrocio l'ha fermata sanzionandola.

La donna infatti aveva mancato di dare la precedenza a un pedone che stava attraversando la strada sulle strisce all'incrocio con via Vecellio. Quella percorsa in effetti è una strada piena di incroci, semafori e attraversamenti pedonali. L'automobilista ha ammesso subito la sua colpa, confessando candidamente che era stata distratta dal contachilometri temendo di poter incappare in una multa per eccesso di velocità.

"Stavo guardando il contachilometri per il limite di velocità dei  30 km/h" ha detto la donna agli agenti, che hanno redatto il verbale riportando anche le sue parole. La paura della multa però le è costata una sanzione ancora più pesante, pari a oltre centoquindici euro con ben 8 punti decurtati sulla patente di guida.

La misura dei 30km/h, entrata in vigore dallo scorso 16 gennaio, è stata fortemente voluta dal sindaco Matteo Lepore che la difende senza remore. “È una misura per intervenire su sicurezza stradale e inquinamento, ma non solo. Così la città più lenta e inclusiva, non è per fare cassa. È un’operazione anche culturale” ha dichiarato a Fanpage.it il primo cittadino di Bologna. Secondo i dati dello stesso Comune, inoltre in città ci sono già molti meno incidenti con un -21% in due settimane.

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