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Mostro di Firenze, archiviata anche l’ultima inchiesta sul delitto degli ‘Scopeti’

Archiviata anche la posizione degli ultimi due indagati per i delitti del mostro di Firenze, l’ex soldato della Legione straniera Giampiero Vigilanti, 89 anni, e Francesco Caccamo, 88 anni, medico. L’inchiesta è stata riaperta nel 2013 sulla base di un esposto della famiglia di Nadine Mauriot, vittima di uno dei duplici omicidi del Mostro. Ad alimentarla l’ipotesi che i delitti non fossero tutti riconducibili alla stessa mano.
A cura di Angela Marino
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Archiviata anche la posizione degli ultimi due indagati per i delitti del mostro di Firenze. ll gip di Firenze, Angela Fantechi ha disposto l'archiviazione contro l'ex soldato della Legione straniera Giampiero Vigilanti, 89 anni, e per Francesco Caccamo, 88 anni, medico. Rigettata l'istanza di opposizione all'archiviazione che era stata presentata dall'avvocato Vieri Adriani, legale dei familiari delle vittime del ‘delitto degli Scopeti', ovvero il duplice omicidi dei francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili uccisi nel settembre 1985 da quella che si ritiene essere la mano del serial killer che ha terrorizzato l'Italia negli anni '80.

L'inchiesta che oggi è stata destinata all'archivio è nata nel 2013 sulla base di un esposto presentato dalla famiglia Mauriot e si basa su quella che è stata definita la ‘pista dell'eversione nera‘, fatta di delitti studiati a tavolino in ambienti eversivi per distrarre magistrati e opinione pubblica da ciò che accadeva nell’Italia della strategia della tensione. In questo nuovo filone di indagine è stata esaminata la posizione di Giampiero Vigilanti 86enne originario di Vicchio, nella valle del Mugello, ex legionario, ex fascista e anche vecchia conoscenza degli investigatori del Mostro. Il suo nome era finito nell’inchiesta nel 1985 su segnalazione dei suoi vicini di casa che lo indicarono alla polizia quale possibile autore dei delitti e nel 1994. Durante una perquisizione in casa Vigilanti, peraltro, vennero trovati 176 proiettili calibro 22 di marca Winchester serie H, lo stesso tipo di quelli usati dal Mostro di Firenze.Il nome di Francesco Caccamo, medico entra nel filone Scopeti dell'inchiesta del mostro di Firenze nel 2013, quando la Procura di Firenze ha concentra le sue attenzioni sull'ipotesi dell'utilizzo di una seconda pistola nei delitti seriali. Si tratta è una ‘High Standard', calibro 22,  pistola  dello stesso tipo di quella posseduta dal medico Caccamo che ne ha denunciato il furto proprio nel 2013, quando il suo nome entrava nell'inchiesta.

Coi delitti del Mostro di Firenze ci si riferisce a otto duplici omicidi avvenuti tra il 1978 e il 1986, nella campagna toscana e il cui modello ricorreva di volta in volta. Il serial killer era solito seguire giovani coppie di amanti e sorprenderle durante l'amplesso. Alla vittima maschile toccava una rapida morta a colpi di pistola, mentre la vittima femminile veniva accoltellata e mutilata dei genitali e del seno sinistro. Proprio il brandello di un seno reciso venne utilizzato dal mostro per ‘sfidare' l'allora magistrato inquirente Silvia Della Monica, che ricevette in busta sigillata il frammento di pelle perfettamente conservato. Il macabro reperto apparteneva proprio a Nadine Mauriot, una delle vittime del delitto degli Scopeti. Unico imputato al processo al termine di una lunga indagine fu l'ex postino Pietro Pacciani, condannato, assolto e poi nuovamente rinviato a giudizio con l'accusa di essere l'autore di tutti i delitti. È morto prima che si celebrasse l'ultimo processo.

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