Mosca: “La posizione dell’Italia sulle sanzioni è indecente, i cittadini si vergognano di Draghi”
La Russia torna ad attaccare il governo Draghi, accusato di essere contro Mosca in maniera ingiustificata per le sanzioni inflitte e di aver dimenticato i buoni rapporti diplomatici che esistevano prima della guerra in Ucraina. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova "l'Italia probabilmente ha dimenticato chi gli ha teso a suo tempo una mano ed è ora in prima linea in un attacco al nostro Paese". Il riferimento, in particolare, è a quanto accadde nel marzo del 2020. Allora l'Italia, primo paese europeo ad essere fortemente colpito dal Covid, ricevette aiuti economici e medici da Mosca.
Per la portavoce di Sergej Lavrov le ultime decisioni, in particolare sulle sanzioni, non sarebbero condivise dai cittadini italiani "che scrivono di vergognarsi di chi li governa, di non associarsi a questa posizione, di comprendere la genesi di questa crisi: la posizione della dirigenza italiana è semplicemente indecente". Nel mirino, quindi, c'è innanzitutto il premier Mario Draghi, che ieri in conferenza stampa ha insistito sulla necessità di raggiungere la pace, chiedendo agli italiani se preferiscono tenere il condizionatore acceso o la fine del conflitto. Ma il Cremlino da settimane attacca anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che si è schierato contro Mosca fin dall'inizio del conflitto. L'esponente 5 stelle, per questo, viene minacciato di morte da settimane su canali Telegram filo-Putin.
Nel frattempo, però, la Russia ha escluso la chiusura delle ambasciate europee a Mosca. Allo stesso tempo, come confermato da Zakharova, il governo di Putin si vendicherà di tutte le espulsioni dei propri diplomatici dai Paesi europei. "Nessuno – ha spiegato la portavoce- ha cancellato il principio di reciprocità". Due giorni fa il nostro esecutivo aveva deciso l'espulsione di 30 diplomatici russi dall'Italia, scatenando l'ira del Cremlino, che ha promesso decisioni analoghe da parte russa.