Mosca dice stop all’accordo sul grano ucraino: “Nessun collegamento con l’attacco al ponte di Kerch”
La Russia ha deciso di ritirarsi dall'accordo sul grano ucraino che prevedeva l'esportazione in sicurezza di grano attraverso il Mar Nero nonostante la guerra in corso tra i due Paesi. L’accordo, siglato lo scorso anno dopo una lunga mediazione di Nazioni Unite e Turchia, era stato prorogato più volte nel corso dell’anno ma questa volta alla scadenza il Cremlino ha annunciato che non rinnoverà il patto, interrompendo di fatto l'esportazione del grano ucraino.
L’annuncio è arrivato oggi per bocca del Portavoce del Cremlino dopo giorni di incertezza durante i quali però Mosca aveva ribadito più volte di voler porre fine all’intesa. "Gli accordi sul Grano sono effettivamente terminati e il patto è stato interrotto. Gli accordi del Mar Nero hanno cessato di essere validi oggi" ha affermato Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti. La stessa agenzia di stampa russa ha annunciato che Mosca ha ufficialmente notificato alla Turchia, all'Ucraina e alle Nazioni Unite che si oppone all'estensione dell'accordo sull'esportazione di grano del Mar Nero.
Lo stesso Peskov ha precisato però che la Russia tornerà immediatamente all'accordo non appena saranno soddisfatte tutte le condizioni richieste. Mosca infatti da lungo tempo si lamenta del fatto che vi sarebbero ostacoli alle sue esportazioni di cereali e fertilizzanti. "Sfortunatamente, la parte di questi accordi del Mar Nero relativa alla Russia non è stata ancora attuata, quindi l’accordo è terminato. Non appena le condizioni russe degli accordi saranno soddisfatte, la parte russa tornerà immediatamente all'attuazione di questo patto", ha affermato Peskov.
Peskov: "Accordo non collegato con l'attacco al Ponte in Crimea"
Molti in realtà hanno collegato la scelta del Cremlino all’attacco avvenuto questa notte al ponte di Crimea, che pare sia arrivato proprio dalle acque del Mar Nero, ma Peskov ha smentito. Il Portavoce ha sostenuto la decisione di non rinnovare l'accordo non è correlata all'attacco notturno di Kiev al ponte. “Si tratta di eventi assolutamente non correlati. Anche prima dell'attacco terroristico, la posizione era stata dichiarata dal presidente Putin", ha detto Peskov.
Nell'ultimo anno, la Black Sea Grain Initiative, così era definito l’accordo sul grano, ha consentito l'esportazione di oltre 32 milioni di tonnellate di grano ucraino. L’ultima nave da carico autorizzata a partire è salpata ieri sera dal porto di Odessa verso Istanbul, ora invece tutto rimane bloccato. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, intanto ha promesso di voler risolvere il problema e ha annunciato di aver inviato una lettera a Putin. "Milioni di persone pagheranno il prezzo" ha detto Antonio Guterres, a margine della riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina.
Kiev: Esporteremo grano da soli ma i prezzi aumenteranno
La reazione di Kiev arriva per bocca del Presidente ucraino Zelensky che ha affermato che l'Ucraina continuerà da sola con l'export di grano anche senza Mosca. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba però ha avvertito che "i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo". "La Russia ha lentamente ucciso l'accordo sul grano da un'estensione all'altra", ha dichiarato Kuleba ricordando come l'anno scorso, quando è stata attuata l'iniziativa sui cereali del Mar Nero, "i prezzi alimentari globali sono scesi del 20%", mentre la mancata proroga "significa che i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo". Il ministro ritiene che Mosca "usi la fame come strumento" per ricattare il mondo intero