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Morto Sammy Basso, si è sentito male al ristorante. L’Associazione Progeria: “Si è spenta la nostra luce”

È morto Sammy Basso, famoso per essere il più longevo malato di progeria al mondo. Aveva 28 anni. SI trovava in un ristorante quando si è sentito male. La notizia diffusa dall’Associazione Italiana Progeria che lui stesso aveva fondato.
A cura di Ida Artiaco
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È morto nelle scorse ore Sammy Basso, famoso per essere il più longevo malato di progeria al mondo. Aveva 28 anni. Avrebbe avuto un malore mentre si trovava in un ristorante, da qualche giorno era rientrato in Italia da un viaggio in Cina.

A diffondere la notizia attraverso i social lo staff dell'Associazione Italiana Progeria (A.I.Pro.Sa.B.) che proprio il ragazzo aveva fondato nel 2005 per diffondere le conoscenze sulla propria malattia e per promuovere la ricerca su di essa. "Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto", si legge nella nota.

Sammy Basso si trovava a cena con familiari ed amici a Villa Razzolini Loredan ad Asolo (Treviso) quando, all'improvviso, si è sentito male. Sul posto è arrivata un'ambulanza del Suem 118 e i medici hanno tentato di rianimarlo, ma il loro tentativo è stato vano. Solo pochi giorni fa era stato insignito del Premio giornalistico Paolo Rizzi a Venezia nella categoria "Ambiente e Società" per, "la forza di volontà, lo spirito di sacrificio, il coraggio che lo sostengono: un grandissimo esempio a cui guardare con ammirazione e gratitudine e cercare d'imitare".

Chi è Sammy Basso, la laurea e il documentario in tv

Nato a Schio il 1 dicembre 1995, si è laureato con 110 e lode in scienze naturali con indirizzo biologico molecolare all'Università di Padova nel luglio 2018 presentando una tesi dedicata all'esistenza di terapie per rallentare il decorso della propria patologia. Il 7 giugno 2019 ha ricevuto le insegne del Cavalierato dell'Ordine al Merito della Repubblica di cui era stato insignito motu proprio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Amava girare il mondo, come si vede nel docu-film per National Geographic intitolato "Il Viaggio di Sammy" e realizzato lungo la Route 66, negli USA, da Chicago a Los Angeles, con i genitori ed uno dei suoi migliori amici, Riccardo.

I messaggi di cordoglio

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social da parte di personaggi del mondo dello spettacolo e della politica. Tra questi quello della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli: "Un pensiero affettuoso e commosso per Sammy Basso, che ci ha lasciati a soli 28 anni. Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, ha fatto conoscere al mondo la progeria, diventando un esempio di forza e speranza. Il suo impegno per la ricerca e la sua testimonianza rimarranno per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi".

Anche il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, lo ha ricordato: "Il dolore per la perdita di Sammy Basso è enorme. Sammy era un amico, una persona dal cuore d'oro, uno studioso appassionato dalla determinazione incrollabile che ha trasformato la sua malattia in spinta a lavorare per la sensibilizzazione, la divulgazione e la ricerca, sostenuta concretamente anche tramite l'attività della sua associazione. È stato un onore averlo conosciuto. Ho avuto il piacere di collaborare con lui da Ministro e l'ho premiato alla Camera a dicembre del 2022 per il suo straordinario impegno. Ci lascia una persona che ha insegnato tanto, con il suo esempio, la sua forza d'animo, la sua umiltà e il suo sorriso. Il nostro abbraccio e il nostro profondo cordoglio va ai familiari e a tutti coloro che sono stati al suo fianco, ispirati dal suo carisma e dal suo entusiasmo".

Cosa è la progeria

Come si legge sul sito ufficiale dell'Istituto superiore di Sanità, la progeria (malattia di Hutchinson-Gilford – SPHG), è una malattia genetica estremamente rara, caratterizzata da un invecchiamento accelerato che si manifesta precocemente nell'infanzia, senza alterazione delle capacità intellettive, ma con alterazioni di pelle, ossa e sistema cardiovascolare. Colpisce circa un bambino su 8 milioni di nati vivi negli Stati Uniti d'America.

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