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Covid 19

Morto per Covid il fotografo e reporter Ninni Cannella: il suo dolore nell’ultimo post su Facebook

Lutto in Puglia per la morte di Ninni Cannella, famoso fotografo e giornalista sportivo: è morto a causa del Covid a 61 anni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove era ricoverato da Pasqua. Lascia due figli. In un post su Facebook, che non è riuscito a completare, tutto il suo dolore: “Non scherziamo perché no e una passeggiata. Se mi ha avete voluto ditelo subito, che poi non di s…”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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Lutto in Puglia per la morte di Ninni Cannella, famoso fotografo e giornalista sportivo. Si è spento a soli 61 anni a causa del Covid nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di San Giovanni Rotondo, dove era ricoverato da Pasqua in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni. Soggetto fragile e caregiver della figlia, ha raccontato tutto il suo dolore nell'ultimo post condiviso su Facebook lo scorso 6 aprile, un messaggio che non è riuscito a completare ma che ha pubblicato insieme ad una foto che lo ritraeva nel letto d'ospedale mentre respirava con l'ausilio dell'ossigeno: "Non scherziamo perché no e una passeggiata. Se mi ha avete voluto ditelo subito, che poi non di s….", sono state le sue parole. Tarantino d'origine, ha probabilmente ha contratto il Coronavirus seguendo per lavoro la squadra di calcio del San Severo, di cui era attualmente direttore generale. Era molto noto nel mondo del calcio pugliese e non era ancora vaccinato.

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Nel corso della sua lunga carriera è stato addetto stampa del Football Brindisi, nel 2011, nel campionato di Serie C2, e del Taranto, città in cui risiedeva da tempo. Conosceva il calcio pugliese come pochi. Ninni lascia due figli. Centinaia i messaggi di cordoglio apparsi nelle ultime ore su Facebook. Tra questi quella del San Severo. "La Società del San Severo Calcio, la squadra, lo staff e tutti i collaboratori piangono con immenso dolore la scomparsa del direttore generale Ninni Cannella, colpito da covid 19, ricoverato presso l'ospedale di San Giovanni Rotondo e trasferito qualche giorno fa in terapia intensiva. Tutti il movimento calcistico perde un punto di riferimento, competente ed estremamente corretto, noi perdiamo anche l’uomo ed il fratello artefice del progetto biennale che ci porterà al centenario". Ancora, la sezione AIA di Sala Consilina: "Ciao Ninni, uomo di sport e amico di noi arbitri; sempre apprezzato per l'educazione e la riservatezza con cui ci avvicinavi sui campi di calcio. Con un rapido saluto, ci consegnavi quel CD con le nostre fotografie che, grazie a te ed al tuo prezioso lavoro, ci permetteranno di ricordare e raccontare la nostra passione!Te ne saremo sempre grati e, ogni qualvolta ne guarderemo una, inevitabilmente penseremo alla splendida persona che abbiamo avuto il piacere di conoscere! Un abbraccio".

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