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Morto nel 2008, non può essere sepolto perché i parenti sono in causa per l’eredità

La storia è stata raccontata dal quotidiano in lingua tedesca Dolomiten. A breve la Cassazione dovrebbe emettere la sentenza definitiva, così da poter sbloccare la situazione.
A cura di C. M.
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Nonostante sia morto da ormai 8 anni, un uomo di Bolzano aspetta ancora degna sepoltura a causa di una disputa che vede al centro l'eredità del'uomo. Il signore, le cui generalità sono ignote e di cui è stata raccontata la vicenda dal quotidiano in lingua tedesca Dolomiten, è morto nel 2008 e da allora il suo cadavere giace in una cella frigorifera dell'ospedale di Bolzano perché i parenti non si rassegnano a trovare un accordo relativo alla divisione del patrimonio ereditato e proseguono da anni trascinando una causa che ormai è quasi giunta al giudizio della Cassazione, che dovrebbe esprimersi a breve.

Per quale motivo il corpo, nonostante la causa in atto, non può essere sepolto? A spiegarlo è Guido Mazzoleni, anatomopatologo e primario dell'ospedale di Bolzano: "Il problema consiste nel fatto che ogni nuovo perito coinvolto nella causa ha la facoltà di prelevare da sè i reperti per l'esame del dna e così la salma non può avere sepoltura". I parenti, infatti, dal 2008 a oggi continuano ad assoldare periti e chiedere di prelevare il Dna del parente defunto per stabilire eventuali connessioni genetiche. Insomma, essendo la causa trascinata avanti da numerosi parenti che in un certo qual modo si stanno facendo "la guerra" a colpi di esami genetici, ai responsabili dell'ospedale non rimane altro che conservare la salma nella cella frigorifera e attendere il termine della causa legale.

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