Morto Luciano Lutring: rapinatore di banche, “solista del mitra”, poi artista apprezzato
E' morto nella notte Luciano Lutring, il "solista del mitra" protagonista della malavita milanese degli anni '70: viveva ad Arona e dopo il carcere si era riabilitatyo ed era diventato un artista apprezzato. La notizia è stata data dalla figlia Katiusha con un post su facebook: "Sono la figlia Katiusha, con dolore al cuore annuncio che mio padre e venuto a mancare questa notte. Ringrazio tutti coloro che gli sono stati vicini sempre e lo hanno stimato".
Luciano Lutring era nato a Milano nel dicembre del 1937, e i genitori volevano fare di lui un violinista. Curiosamente, poi, diverrà famoso per utilizzare la custodia di un violino per nascondere il mitra con cui compirà molte delle sue famigerate rapine, centinaia, soprattutto a banche, negli anni Sessanta e Settanta. Lutring divenne quasi leggendario come eroe negativo anche per il suo stile di vita di latitante: grandi alberghi, belle ragazze, galanterie e lusso sfrenato. D'altra parte, in quegli anni, riesce a racimolare bottini per miliardi dell'epoca.
Acquista così la fama di "ladro gentiluomo", anche grazie alle frasi in dialetto milanese che pronuncia nei luoghi delle sue rapine. Tuttavia per la polizia italiana e quella francese rimase un "nemico pubblico numero 1", finché il 1 settembre del 1965 viene ferito a una gamba e arrestato a Parigi: sconta 12 anni di carcere (la condanna iniziale era a 22 anni) in Francia, durante i quali inizia a scrivere e dipingere; tiene persino una corrispondenza con l'allora presidente della Camera, Sandro Pertini. Lutring infine venne graziato dal Presidente della Repubblica Francese Georges Pompidou, e poi nuovamente graziato nel 1977 dal Presidente italiano Giovanni Leone. In un famoso film basato sulla sua autobiografia, "Lo Zingaro", il suo personaggio venne interpretato da Alain Delon.