Morto lo storico Angelo Del Boca: smontò il mito “italiani brava gente” e denunciò crimini fascismo
È morto oggi nella sua casa di Torino lo storico, partigiano e giornalista Angelo Del Boca, uno dei maggiori studiosi del colonialismo italiano. Nato a Novara il 23 maggio del 1925, era direttore della rivista di storia contemporanea ‘I sentieri della ricerca' e fu il primo studioso italiano ad occuparsi della ricostruzione critica e sistematica della storia politico-militare dell'espansione italiana in Africa orientale e in Libia, e primo fra gli storici a denunciare i moltissimi crimini di guerra compiuti dalle truppe italiane durante le guerre coloniali fasciste. "Il mito falso di ‘Italiani brava gente", scrisse, "che ha coperto tante infamie… appare in realtà all’esame dei fatti, un artificio fragile, ipocrita. Non ha alcun diritto di cittadinanza, alcun fondamento storico".
Ad Angelo Del Boca si deve la verità su una delle pagine più crudeli della storia italiana, l'utilizzo, da parte delle truppe fasciste, dei gas contro civili e membri della resistenza etiope e libica. Fu infatti il primo storico italiano a denunciare le atrocità compiute dalle truppe italiane in Libia e in Etiopia anche ricorrendo a bombardamenti aerei terroristici sulle città, e talora persino all'impiego di armi chimiche come iprite, fosgene e arsina contro le truppe combattenti e la popolazione civile. Documentò inoltre la creazione e il ricorso ai campi di concentramento per l'internamento di guerriglieri e personalità nemiche e il ricorso alle deportazioni di massa, come avvenne con le popolazioni della Cirenaica.
Fra le tantissime pubblicazioni di Del Boca, i quattro volumi de ‘Gli italiani in Africa Orientale', i due de ‘Gli Italiani in Libia' e le biografia di ‘Hailé Selassié, e ‘Gheddafi. Una sfida dal deserto'. Del 2015 la pubblicazione per Mondadori di ‘Nella notte ci guidano le stelle: La mia storia partigiana', ma il suo maggiore successo editoriale risale al 2005 – quell"Italiani, brava gente?‘ in cui vennero narrati i maggiori crimini italiani dal 1861, la soppressione del brigantaggio, la ribellione dei Boxer, i crimini in Libia ed Etiopia, la guerra d'occupazione nei Balcani, il collaborazionismo della RSI nelle deportazioni – dimostrando ancora una volta che il mito degli italiani brava gente, incapaci di crudeli atrocità, non ha alcun fondamento storico. Del Boca ha infatti sempre dichiarato che "gli italiani non sono peggio degli altri. Sono al livello di inglesi, portoghesi, spagnoli e di tutti coloro che hanno commesso grandi genocidi laddove sono andati a fare conquiste". Il funerale di Del Boca si svolgerà giovedì 8 luglio alle 10:30 nella parrocchia del Nazzareno a Torino.