video suggerito
video suggerito

Morto in ospedale a Mestre, sette anni dopo la famiglia ottiene un risarcimento da un milione di euro

I familiari di un paziente morto nel 2016 mentre era in cura all’ospedale dell’Angelo di Mestre sono riusciti a ottenere un risarcimento da oltre 1 milione di euro. Dopo sette anni di battaglia legale con l’azienda sanitaria, l’Ulss 3 veneta ha deciso di accettare la richiesta dei parenti della vittima.
A cura di Eleonora Panseri
147 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

È morto nel 2016 mentre si trovava in cura all'ospedale dell'Angelo di Mestre e da quel momento la famiglia della vittima ha deciso di intraprendere una lunga battaglia legale con l'Ulss 3 ‘Serenissima' di Venezia, formulando richiesta di risarcimento in relazione ai danni patrimoniali e morali subiti, che si è conclusa dopo tanti anni con un accordo per la liquidazione del danno pari a un milione di euro.

Secondo quanto è stato riferito dal quotidiano locale Il Gazzettino, non ottenendo risposte alla loro richiesta, due anni dopo, nel 2018, i parenti hanno chiesto un accertamento tecnico sul caso. La perizia del Consulente tecnico d'ufficio, depositata nel 2020, ha fatto scattare il ricorso. In un'udienza del 2 aprile 2022 il giudice chiede a Ulss e legale dei familiari della vittima di trovare un accordo.

Soltanto un anno dopo, nel febbraio 2023, arriva la proposta di transazione formulata dall'assicuratore che gestisce gli incidenti per l'Ulss, ma alla fine dello stesso mese dello scorso anno il "Comitato valutazione sinistri" dell'azienda però rifiuta l'ipotesi di un accordo economico perché, sostiene, "non sussisterebbero le condizioni".

La famiglia della vittima però decide di non arrendersi e di proseguire con la battaglia legale. Durante un'udienza del 25 maggio 2023, di fronte a un nuovo invito del giudice a trovare una soluzione pacifica, l'avvocato dell'Ulss 3 decide di fare un passo indietro, considerando "i rischi derivanti dal prosieguo del giudizio, sia sotto il profilo della pressoché certa soccombenza, sia sotto il profilo di un aumento della condanna e di una difficoltosa percorribilità di un eventuale gravame". Insomma, se la causa fosse andata avanti ancora per molto, l'azienda avrebbe probabilmente dovuto, su indicazione del Tribunale, dare alla famiglia un risarcimento ancora maggiore in caso di condanna.

Il 30 maggio, quindi, il Comitato valutazione sinistri aziendale è tornato a esaminare l’ipotesi di una conciliazione e questa volta il parere è stato favorevole. Il risarcimento da un milione di euro agli eredi del paziente dell’Angelo è stato autorizzato alcuni giorni fa: 500mila euro a carico dell’assicurazione, altri 500mila dell’Ulss 3, più altri 70mila ancora a carico dell’assicuratore per le altre spese.

147 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views