video suggerito
video suggerito

Morto il giornalista Roberto Canditi: raccontò la Strage di Bologna e i delitti della Uno Bianca

Storica firma del Resto del Carlino, Roberto Canditi è morto all’età di 72 anni dopo una breve malattia. In carriera ha raccontato le stragi di Bologna e dell’Italicus e i delitti della Banda della Uno Bianca.
A cura di Davide Falcioni
185 CONDIVISIONI
Immagine

Roberto Canditi, storica firma di cronaca del Resto del Carlino, è morto ieri all'età di 72 anni. Canditi era nato a Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara, ed era arrivato a Bologna da giovane per frequentare l'università, iscrivendosi alla facoltà di fisica. Per pagarsi gli studi iniziò a lavorare in una tipografia del centro storico come correttore di bozze, ruolo che gli consentì di entrare in contatto con la redazione del Carlino che iniziò a farlo scrivere. Dopo la gavetta in cronaca nera e giudiziaria diventò capo servizio occupandosi in prima persona delle proteste studentesche e dei movimenti del 1977, quindi del terrorismo , dalla strage di Bologna all'Italicus, trattando anche i delitti della Banda della Uno Bianca. Successivamente aveva anche curato alcune rubriche di medicina in televisione, per poi – gradualmente – defilarsi dalla professione giornalistica.

Da alcuni giorni Roberto Canditi era ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del Bellaria, dopo una breve malattia. "Per suo volere – ha spiegato la famiglia – non ci sarà il funerale". Così lo ricorda Gianni Leoni, giornalista del Resto del Carlino e suo caro amico: "Nel tempo, malanni sempre più gravi e forse pensieri sempre più insopportabili, lo avevano accompagnato verso una defilata malinconia. Come stai?, gli avevo chiesto di recente. «Male». Null’altro prima di un nostalgico ritorno a vecchi personaggi ripescati dall’archivio, lustrati dalla polvere e rimessi a parole sulla scena. Qualche «ti ricordi?», uno scambio di aneddoti, e la conferma che l’affiatamento di giorni lontani non aveva perduto smalto. Se n’è andato, Roberto. Ha raggiunto Lamberto Sapori, Fabio Raffaelli, Sandro Bosi e altri compagni della cronaca preparata e spensierata di quei giorni".

185 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views