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Morto il giornalista Antonio Villoresi: raccontò all’Italia il caso del ‘mostro di Firenze’

Antonio Villoresi si è spento a 79 anni a Firenze dopo una lunga malattia. Il giornalista de La Nazione, noto per essere stato il ‘cronista di notte’ del giornale negli anni della vicenda del ‘mostro di Firenze’, lascia la moglie Annamaria, le due figlie Laura e Simona, e due nipoti. A dare l’annuncio della scomparsa l’Associazione Stampa Toscana e l’Odg toscano.
A cura di Eleonora Panseri
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È morto oggi, lunedì 2 ottobre, a Firenze Antonio Villoresi, giornalista de La Nazione noto per essere stato il ‘cronista di notte' del giornale negli anni della vicenda del ‘mostro di Firenze'. Si è spento all'età di 79 anni, era malato da tempo. Lascia la moglie Annamaria, le due figlie Laura e Simona, e due nipoti. I funerali sono stati organizzati per la giornata di domani alle ore 16, nella basilica di San Miniato al Monte. A dare l'annuncio della scomparsa è stato il presidente dell'Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, e il presidente dell'Odg toscano, Giampaolo Marchini.

"Ci mancheranno il suo scrupolo professionale, il suo amore per il lavoro, ma anche lo spirito che lo distingueva e le sue battute", scrivono in un comunicato di cordoglio l'Associazione Stampa Toscane e il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, che "si stringono alla famiglia, la moglie Anna, le figlie Laura e Simona, e ai due nipoti, nel ricordo di un collega che è stato anche un grande amico".

Chi era Antonio Villoresi

Antonio Villoresi (Foto Facebook Gigi Paoli)
Antonio Villoresi (Foto Facebook Gigi Paoli)

"Se c'era un tratto umano che resta indimenticabile di Antonio Villoresi era il sorriso, che non lo abbandonava mai, nemmeno nei momenti più difficili, segno di un carattere buono e di quella grande serenità che lo ha accompagnato anche nella lunga sofferenza della malattia. Antonio se ne è andato a settantanove anni, gran parte dei quali dedicati al giornalismo". Il collega Pierandrea Vanni ha ricordato così Villoresi in un pezzo a lui dedicato.

Giornalista professionista dal 1974, Villoresi cominciò la sua carriera con Il Giornale del Mattino, per poi passare a La Nazione, prima come corrispondente da Sesto Fiorentino, dove era nato, passando quindi a Nazione Sera e alla cronaca di Firenze. È stato autore di diversi libri, anche sul vino, di cui era un esperto apprezzato, ed ha scritto per i quotidiani Il Tempo e Il Giornale, sotto la direzione di Indro Montanelli. Per chi lo ha conosciuto e ci ha lavorato per tanti anni era e resterà per sempre "il Villo". Bersaglio prediletto delle straordinarie vignette di un altro giornalista scomparso, Mario Spezi, e protagonista delle "nottate" in redazione, fra pagine da chiudere e "giri" di nera.

La sede di Firenze de La Nazione - Foto Wikipedia
La sede di Firenze de La Nazione – Foto Wikipedia

"Se n'è andato Villo, al secolo Antonio Villoresi, colonna della Nazione dell'altro secolo. Abbiamo lavorato insieme per due anni agli esteri, a metà dei '90: le nostre scrivanie erano attaccate, uno davanti all'altro, e forse è stato il periodo più divertente della mia carriera nel giornale.Gli volevo molto bene", ha scritto sui social un altro collega di Villoresi, Gigi Paoli.

"L'intercalare ‘che situazione' – che Villo faceva partiva ad alta voce in redazione davanti a momenti complessi e/o grotteschi – era suo e da una vita lo uso, ricordando sempre che era suo, perché me lo diede formalmente in eredità quando andò in pensione. "Tu lo puoi dire", mi disse come se mi passasse il Santo Graal del senso del giornalismo e della vita. Era un bravo giornalista e soprattutto una persona buona. Due cose che rarissimamente si accoppiano. Ciao Villo, che situazione. E grazie di tutto".

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