Morto Giovanni Liotti, padre del cognitivismo. Lo psichiatra aveva 73 anni

Giovanni Liotti, fondatore della più importante società psichiatrica italiana, è scomparso nella sua casa di Casalpalocco, a Roma. Era uno dei padri del cognitivismo italiano e uno dei massimi esperti mondiali di trauma e dissociazione. Aveva 73 anni, e tre figli. Circa un anno fa, era stato vittima di un ictus, che lo aveva costretto ad interrompere l’attività clinica, pur non impedendogli di partecipare alla vita culturale e intellettuale della psicoterapia mondiale. I funerali di Liotti si terranno domani mattina alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Roma.
Chi era Giovanni Liotti
Nato a Tripoli, in Libia, il 27 marzo 1945, a 33 anni aveva fondato la Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva, di cui è stato presidente dal 2000 al 2006. Oggi, a quarant’anni di distanza, la Sitcc vanta quattromila iscritti ed è la società più numerosa in ambito psicoterapeutico. L’interesse per le applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamenti nacque tre anni prima. Nel 1983 diede vita insieme a Vittorio Filippo Guidano "Cognitive processes and emotional desorders", che fu premiato come il miglior libro dell'anno sulla psicoterapia. Da allora l’interesse di Liotti si è focalizzato sullo studio della connessione tra dissociazione psicopatologica e attaccamento disorganizzato e nel 2005 Giovanni Liotti ha ricevuto il premio Pierre Janet's Writing Award. Soltanto adesso "Cognitive processes" sarà pubblicato in Italia. Nel 2005 invece vinse il “Pierre Janet's Writing Award”, ma solo adesso “Cognitive processes” sarà pubblicato in Italia.
Il ricordo
Rita Ardito, presidente della Società di terapia comportamentale e cognitiva, lo considera “un riferimento per tutti noi” e assicura che “i suoi studi rimarranno pilastri fondamentali della letteratura psicologica e psichiatrica che ha formato, e continuerà a formare, migliaia di psicologi, psichiatri e psicoterapeuti”. Ardito, come riportato da Repubblica, ha ricordato “il grande calore, l'umanità e l'attenzione per gli allievi e i pazienti”. E ha rivelato che il 20 settembre sarebbe stato premiato come maestro, un premio che ora sarà assegnato alla memoria.