Morto Crisafulli, si era svegliato dopo due anni di coma
Salvatore Crisafulli è morto intorno a mezzogiorno in seguito ad un arresto cardiaco nella sua abitazione a Catania. Aveva 48 anni, e dal 2005 comunicava solo con gli occhi utilizzando un computer a scansione, perché affetto dalla sindrome di “locked in”, cioè gli era impossibile muovere qualsiasi muscolo del corpo. Crisafulli era diventato noto perché nel 2005 dopo due anni si era risvegliato dal coma in cui era entrato in seguito ad un incidente stradale. Insieme al fratello Pietro, dopo il suo risveglio aveva istituito un'associazione, “Sicilia risvegli”, per aiutare tutti i malati come Salvatore e combatteva da anni per avere la possibilità di utilizzare una cura con cellule staminali e per questo motivo aveva chiesto anche l’intervento della magistratura. Crisafulli venne battezzato dalle cronache, proprio per la sua battaglia, l'anti-Welby perché contrario all’eutanasia. Lo stesso Pietro Crisafulli ha fatto sapere che probabilmente presenterà un esposto sulla morte del fratello per omissione di soccorso in quanto ci sarebbe stato un ritardo di tre giorni in una visita domiciliare di un medico pneumologo, le condizioni del’uomo infatti negli ultimi giorni si erano aggravate.