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Morto Cesare Segre, grande filologo e critico letterario

Classe 1928, Cesare Segre era ritenuto tra i più illustri studiosi di filologia e semiologia italiani. Accademico della Crusca, tutti i suoi lavori erano stati recentemente raccolti in un Meridiano Mondadori.
A cura di Andrea Parrella
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Cesare Segre, filologo  e critico letterario italiano tra i più illustri, è morto questo pomeriggio a Milano, così come fa sapere la sua famiglia. L'autore, la cui intera produzione è stata raccolta in un Meridiano Mondadori, era nato nel 1928 ed oltre ad essere una firma nota del Corriere della Sera era ritenuto uno dei più alti esponenti della filologia italiana, grande teorico della semiologia, nonché accademico della Crusca.

Il ricordo del mondo accademico – "È una gravissima perdita. Segre è stato uno dei più autorevoli, influenti e discussi critici della seconda metà del Novecento. Il mio rammarico è di non essere riuscito Come un critico per mia ignavia, a incontrare Segre di persona e a discutere di più con lui. Sono sicuro che ci saremmo capiti ma questo,ormai, più che una certezza è un desiderio e un augurio. Mi dispiace molto". Queste le parole del critico letterario Alfonso Berardinelli e non solo, perché tutto il mondo accademico si è speso per manifestare il dispiacere umano e quantificare la perdita dal punto di vista filologico, della perdita di un uomo che aveva dimostrato grande apertura di pensiero.


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