Morto Bruno Cartechini: aveva tentato il suicidio dopo aver ucciso la moglie a fucilate a Pasqua
È morto nella notte all'ospedale Torrette di Ancona Bruno Cartechini, l'86enne che il giorno di Pasqua aveva tentato il suicidio dopo aver ucciso a fucilate la moglie, Palma Romagnoli, gravemente malata, nella loro casa di Corridonia.
L'anziano, ex agricoltore e poi operaio in una vetreria, aveva provato a togliersi la vita con la stessa arma utilizzata per ammazzare la donna, un fucile da caccia. Le sue condizioni sono apparse subito critiche: trasferito all'ospedale di Ancona, era ricoverato da domenica sera per via delle lesioni gravissime che si era procurato all'addome. Ieri pomeriggio i medici avevano dovuto sottoporlo a un intervento urgente per l'aggravamento del suo stato. Ma purtroppo non c'è stato nulla da fare.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, Cartechini sarebbe stato spinto dalla disperazione per le condizioni di salute della moglie, malata di Alzheimer e bloccata da mesi a letto, a compiere l'omicidio, come lui stesso ha confessato attraverso uno scritto, ritrovato dagli inquirenti durante i sopralluoghi nella casa familiare. L'anziano si era sempre occupato di lei, spesso da solo o aiutato dalla figlia Stefania, che si era trasferita al piano di sopra dell'abitazione insieme al marito per stare vicino ai genitori.
Erano stati proprio questi ultimi a dare l'allarme domenica scorsa: hanno sentito il colpo esploso al pianterreno e sono accorsi, trovando la donna morta e il marito a terra gravissimo con vicino l'arma, regolarmente detenuta.
"Angeli miei, pregate per me e aiutatemi a superare questo tremendo momento. Vi ho amato e vi amerò per sempre Mamma, Papà. Come nella vita vi siete amati tanto così anche nella morte", ha scritto Stefania su Facebook. Sull'accaduto era stata aperta un'inchiesta per omicidio volontario, che a questo punto si chiude con la morte di Cartechini. Al momento i funerali dei coniugi non sono ancora stati fissati.