Morta a soli 12 anni a causa di un’emorragia cerebrale, pediatra a processo: “Sbagliò la diagnosi”
È stata rinviata a giudizio per omicidio colposo la pediatra che nel luglio 2020 ha preso in cura la 12enne Syria Scala, poi morta l'11 dello stesso mese. Secondo la procura di Parma la dottoressa 59enne sbagliò la diagnosi provocando così il decesso della giovane paziente. Il gup ha così disposto il processo.
La vicenda si è consumata nel piccolo comune di Collecchio, nel Parmense, dove la 12enne viveva. Il 7 luglio 2020, insieme con la madre, si recò dalla pediatra per una visita: alcune "vescichette" che aveva in bocca le provocavano infatti dolore e fastidio. Secondo la dottoressa si trattava in realtà di una banale gengivostomatite che le aveva provocato quelle afte, da qui la decisione di curare quei sintomi con un farmaco in spray.
Le condizioni della piccola però si sono aggravate e dopo quattro giorni è sopraggiunta la morte a causa di un'emorragia cerebrale. Syria infatti, secondo quanto poi appurato dall'autopsia, non aveva afte ma lesioni petecchiali dovute a una grave piastrinopenia, ossia a una carenza di piastrine. Un errore diagnostico che, secondo la Procura, avrebbe portato alla morte. Per questo, così come riportato quest'oggi dalla Gazzetta di Parma, il gup Sara Micucci su richiesta del pm Emanuela Podda ha deciso per il rinvio a giudizio per la pediatra che ora dovrà rispondere dell'accusa di omicidio colposo. Il processo comincerà il prossimo 23 novembre.