È morto Gino Strada a 73 anni: il fondatore di Emergency aveva una malattia al cuore
È morto Gino Strada, fondatore di Emergency. Aveva 73 anni. Il medico e filantropo fondatore dell'ONG italiana era malato di cuore da tempo. Non sono però ancora state rese note le cause della morte: Rossella Miccio, presidente di Emergency, ha infatti dichiarato che nonostante tutto, l'attivista era apparso in buona salute fino al giorno prima. Questa mattina, infatti, aveva pubblicato un articolo a sua firma per La Stampa riguardante la situazione in Afghanistan. Il chirurgo di guerra si trovava in Normandia per una breve vacanza di qualche giorno. "Nessuno se l'aspettava – ha dichiarato commossa all'Adnkronos la presidente di Emergency Rossella Miccio, commentando la morte del fondatore della Ong -. Siamo frastornati e addolorati. Una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore questa società e ci mancherà tantissimo". L'intero staff dell'ONG, afferma, è sconvolto da quanto accaduto. "Stava bene, non aveva una malattia così grave da far pensare a quello che è successo – ha detto ancora all'Agi Rossella Miccio -. Si trovava in Normandia per una vacanza di qualche giorno. La notizia ci ha colti di sorpresa, non riusciamo a dire altro". "Non ero con lui, ero in mezzo al mare a compiere un salvataggio, come mi hanno insegnato mia madre e mio padre – scrive sui suoi canali social la figlia Cecilia Strada -. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi. Vi abbraccio tutti forte"
Strada si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università Statale di Milano nel 1978. Subito dopo si è specializzato in Chirurgia d'Urgenza. Ha fatto pratica nel campo del trapianto di cuore presso l'ospedale di Rho fino al 1988, quando si è poi indirizzato verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. E sempre per loro ha iniziato il suo periodo di volontariato tra il 1989 e il 1994 con il Comitato internazionale della Croce Rossa in diverse zone di conflitto: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosina ed Erzegovina. Subito dopo, con un gruppo di colleghi e la moglie, Teresa Sarti, ha fondato l'ONG Emergency, associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime di guerra. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 1994, ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi del mondo. Gino Strada è stato fortemente contrario alla partecipazione dell'Italia all'intervenuto NATO in Afghanistan. La valutò pubblicamente come una "barbarie commessa contro la popolazione afghana"
Nel marzo del 2007, in seguito al sequestro avvenuto in Afghanistan del giornalista de La Repubblica Daniele Mastrogiacomo, Gino Strada ha assunto una posizione di rilievo nelle trattative per la liberazione. Si è offerto infatti come mediatore, lavorando giorno e notte per la liberazione di Mastrogiacomo, sequestrato a Kabul per due settimane. Proprio lui è stato il primo a confermare il rilascio. In quell'occasione ha subito fatto sapere di aver accolto il cronista nell'ospedale di Emergency Lashkar-gah, nel Sud del Paese, da uomo libero.