Morto a 19 anni nel canale, la vita spezzata di Gabriel Andreetta tra studio, lavoro e calcio
Non ce l'ha fatto Gabriel Andreetta, il 19enne rimasto vittima di un drammatico incidente avvenuto nella notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio a San Donà. Il giovane studente è finito con l'auto nel canale Grassaga e nonostante l'intervento del fratello che ha provato a tirarlo fuori dalla vettura per lui non c'è stato nulla da fare. Oggi la frazione di Fossà, dove viveva piange la morte di un ragazzo buono e amato da tutti che si divideva tra lavoro e studio, senza trascurare la sua grande passione, il calcio.
È stato suo fratello gemello, Riccardo, a trovare l'auto di Gabriel nel canale. I due infatti viaggiavano uno dietro l'altro con le rispettive auto, ma quando il primo non ha visto rincasare il secondo è tornato a cercarlo, percorrendo la strada all'inverso. Ed è poco dopo che ha scoperto l'auto del fratello. “Non sono riuscito a salvarlo”, avrebbe detto ai soccorritori che hanno raggiunto il luogo dell'incidente poco dopo la sua chiamata.
Studente alla facoltà di Lingue dell'università Ca' Foscari, Gabriel si manteneva con qualche lavoretto, in particolare con il fratello gemello Riccardo lavorava d'estate in un chiosco a Porto Santa Margherita. Gli amici dei due che domenica mattina, dopo aver saputo dell'incidente, hanno raggiunto il bar Ca' Fossà nel centro della frazione per ricordarlo commossi lo descrivono come "un bravo ragazzo". “Ci mancherà tantissimo – le loro parole – Gabriel era uno di noi”.
Col fratello Riccardo condivideva anche la passione per il calcio Gabriel che giocava da tanti anni nel Musile Mille. E ieri la prima squadra, in segno di lutto, ha chiesto e ottenuto dalla Federazione e dagli avversari del Treporti di rinviare la partita in programma nel pomeriggio e valida per il campionato di Seconda Categoria.