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Morti sospette all’RSA di Offida: Cassazione annulla assoluzione dell’infermiere Leopoldo Wick

Non c’è ancora la parola ‘fine’ sul caso delle morti sospette che si sono verificate nella Rsa di Offida (Ascoli Piceno) e che hanno sempre visto un solo imputato, l’infermiere 61enne Leopoldo Wick. Per lui si profila nuovo processo.
A cura di Biagio Chiariello
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C'è un colpo di scena nella vicenda delle morti sospette che si sono verificate nella Rsa di Offida, in provincia di Ascoli Piceno. La Corte di Cassazione ha infatti annullato l’assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Ancona nei confronti di Leopoldo Wick, infermiere della struttura per anziani marchigiana, che dovrà essere dunque nuovamente processato, stavolta davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Perugia.

Wick era stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Macerata il 1º giugno 2022, ma il 6 dicembre 2023 è stato assolto con formula piena dalla Corte d'Assise d'Appello di Ancona, che lo ha scarcerato. Gli venivano imputati sei casi di omicidio e un caso di tentato omicidio nel periodo dall’8 gennaio 2017 al 25 febbraio 2019. Stando alle accuse, l'infermiere avrebbe somministrato dosi ampiamente superiori a quelle terapeutiche ai pazienti e comunque controindicate rispetto al quadro clinico delle singole vittime.

La Procura ha sottolineato l’inosservanza e l’erronea applicazione delle disposizioni sull’utilizzabilità delle prove, in particolare dei campioni prelevati dai cadaveri degli anziani ospiti della Rsa di Offida. I giudici di Macerata avevano evidenziato che le attività dell'imputato non potevano essere qualificate come ‘amministrative’, essendo state svolte su incarico della Procura di Ascoli. Per questo motivo, si doveva garantire il diritto alla difesa di Wick, permettendogli di essere rappresentato legalmente durante le operazioni.

La Suprema Corte ha invece evidenziato che le analisi sono valide e utilizzabili, motivo per il quale sarà necessario un altro processo. ‘Una sentenza che ci sorprende, ma che ci poteva stare; prima di esprimermi devo capire su quali punti i giudici della Cassazione hanno basato il loro convincimento', ha commentato l'avvocato Francesco Voltattorni, difensore di Wick.

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