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Morti sospette all’Hospice di Torremaggiore, procura ordina 16 riesumazioni: dipendente indagato per omicidio

Sono 16 i pazienti morti nell’Hospice di Torremaggiore sui quali indaga la procura di Foggia. Le salme saranno riesumate per chiarire se i decessi sono avvenuti per cause naturali o provocati. Indagato un dipendente della rsa per omicidio volontario.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Sono almeno 16 le morti sospette sulle quali sta indagando la procura di Foggia: si tratta di pazienti ospiti dell'Hospice di Torremaggiore deceduti nel periodo che va dal 14 novembre 2022 al 16 febbraio 2023. Al momento c'è un indagato: si tratta di un dipendente della rsa del Foggiano, che deve rispondere dell'accusa di omicidio volontario.

I decessi sarebbero avvenuti dopo che ai degenti, tutti malati terminali, sarebbe stato somministrato un medicinale a base di Midazolam, che viene utilizzato per ridurre l'ansia e indurre sonnolenza. Per questo la procura di Foggia ha disposto la riesumazione dei 16 cadaveri che saranno sottoposti ad autopsia e esame tossicologico.

Le prime cinque riesumazioni sono avvenute già lunedì, altri cinque cadaveri saranno analizzati il 2 maggio e gli ultimi sei il 5 maggio. Le autopsie saranno svolte nell’ospedale di San Severo, mentre gli esami tossicologici si svolgeranno nel reparto di medicina legale dell’Università di Pavia. Al termine degli esami bisognerà attendere altri 60 – 90 giorni per il deposito delle relazioni da parte dei medici. Le indagini sono coordinate dal procuratore Ludovico Vaccaro e dalla pm Antonella Giampetruzzi.

“In riferimento alle indagini in atto della Procura di Foggia sul decesso di alcuni pazienti dell'Hospice di Torremaggiore – si legge in una nota dell'Asl di Foggia – questa Azienda ha in corso tutte le procedure utili alla salvaguardia di pazienti e dipendenti”.

“Siamo fiduciosi nell'operato della magistratura – prosegue la nota – alla quale, come di consueto, abbiamo offerto ed offriamo la più completa disponibilità, anche al fine della ricerca della verità per il bene della collettività e delle famiglie coinvolte nel caso”.

Gli esami serviranno per stabilire l’effettiva causa dei decessi e soprattutto capire se a questi pazienti – tutti malati terminali e la maggior parte in età avanzata – sia stata prescritta e somministrata e, con quale dosaggio, la medicina che contiene il Midazolam, utilizzato soprattutto per i malati terminali poiché ha un effetto sedativo.

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