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Morte Patrizia Nettis, il legale della famiglia: “Vuoti nelle indagini, questo caso non può essere archiviato”

A Fanpage.it parla Giuseppe Castellaneta, l’avvocato dei genitori di Patrizia Nettis. Il legale ha spiegato le circostanze e i motivi che hanno spinto i familiari della 42enne, trovata impiccata nella sua casa di Fasano il 29 giugno 2023, a opporsi alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura.
A cura di Eleonora Panseri
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Patrizia Nettis, 42 anni
Patrizia Nettis, 42 anni

"Quello che abbiamo trovato nel fascicolo e le motivazioni che hanno spinto la Procura a chiedere al giudice per le indagini preliminari l'archiviazione del caso non ci soddisfano e non le condividiamo".

A parlare è Giuseppe Castellaneta, avvocato dei genitori di Patrizia NettisIntervistato da Fanpage.it il legale ha spiegato le circostanze e i motivi che hanno spinto i familiari della 42enne, trovata impiccata nella sua casa di Fasano il 29 giugno 2023, a opporsi alla richiesta di archiviazione delle indagini presentata dalla Procura.

Nel registro degli indagati è stata iscritta una sola persona, un imprenditore con cui la donna era stata legata sentimentalmente, con l'accusa di istigazione al suicidio. Con lui e con un secondo uomo, ritenuto tuttavia solo persona informata dei fatti, avrebbe discusso la notte della sua morte.

"Abbiamo rinvenuto troppe circostanze affidate al libero arbitrio del pubblico ministero. – ha aggiunto Castellaneta – Quando ci siamo resi conto che, anche di fronte a indizi non univoci, il pm ha proteso sempre per la strada che accertava e determinava solo la totale autonomia del gesto di Patrizia, abbiamo capito che il pregiudizio aveva e ha caratterizzato l'intera attività d'indagine".

Avvocato Castellaneta, ora quali saranno i prossimi passi?

Nei prossimi 10 giorni, come previsto dal Codice, l'opposizione verrà trasmessa al gip di Brindisi per l'eventuale fissazione dell'udienza per la discussione in Camera di Consiglio. Il giudice poi ci comunicherà quella che è la sua decisione in merito.

Ovviamente, bisogna considerare che dovrà esaminare tutto il fascicolo, che conta circa 1600 pagine, e non si limiterà solo a leggere la richiesta di archiviazione e l'opposizione. Quindi, siamo in attesa.

Nell'istanza di opposizione avete rinnovato anche la richiesta di riesumazione?

Sì, questa volta sulla riesumazione abbiamo anche allegato una relazione precisa, sulla base del fatto che siamo venuti in possesso delle fotografie che ritraggono Patrizia al momento del ritrovamento solo dopo l'apertura del fascicolo.

Motivo per cui adesso, grazie al nostro consulente, il professor Pasquale Bacco, abbiamo potuto presentare la relazione su tutti quelli che per noi sono gli elementi che si allontanano e ci allontano dal gesto autonomo.

Soprattutto, mette in dubbio quello che è stato l'operato del medico legale, incaricato dalla Asl di Brindisi di accertare la morte di Patrizia. Il medico ha riferito di aver guardato solo esternamente il corpo ma di non aver rinvenuto elementi tali da chiedere che fosse effettuata un'autopsia.

Cosa è emerso in merito alla posizione dei due uomini con cui Patrizia avrebbe litigato la notte in cui è morta? Avete affrontato anche questo aspetto?

Ovviamente sì, considerando che le dichiarazioni rese dall'indagato e dalla persona informata dei fatti, il politico (il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, ndr), sono estremamente contraddittorie.

Una contraddittorietà che il pubblico ministero non ha rilevato e che invece noi abbiamo evidenziato fin da subito. Per cui, non ho compreso davvero la logica adottata nella redazione della richiesta di archiviazione.

I vuoti di quest'attività d'indagine sono talmente tanti da non consentire che il caso si chiuda qui.

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