Morte Patrizia Nettis, il Comune di Fasano diserta la fiaccolata: “Declinato l’invito, non capiamo perché”
![Foto Valerio Foule](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2024/03/fiaccolata-patrizia-nettis-1200x675.jpg)
"Purtroppo, non abbiamo ancora novità, mentre questa settimana siamo in attesa di una risposta sull'istanza di avocazione, in quanto i termini sono in scadenza. Quello che invece le posso dire sulla fiaccolata per Patrizia è che è stata molto partecipata e ci sono stati una serie interventi sentiti e accorati da parte delle persone che conoscevano personalmente Patrizia e associazioni sportive e professionali con cui aveva collaborato in passato".
Così il legale della famiglia Nettis, l'avvocato Giuseppe Castellaneta, racconta a Fanpage.it l'evento organizzato e tenutosi nella giornata di ieri, domenica 3 marzo, per continuare a mantenere viva l'attenzione sulla morte di Patrizia Nettis, la giornalista 41enne trovata morta nella sua casa di Fasano (provincia di Brindisi) il 29 giugno dell'anno scorso. Il caso è stato classificato come un suicidio ma la famiglia crede che possa esserci stato un intervento esterno nel decesso della donna.
![L'avvocato Giuseppe Castellaneta, legale della famiglia Nettis.](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2024/01/avvocato-castellaneta.jpeg)
"La luce delle fiaccole che stasera hanno illuminato piazza Ciaia speriamo possa servire a dipanare le tenebre di questa inchiesta che si trascina ormai stancamente da sette lunghi mesi", ha detto il padre di Patrizia, Vito, durante la fiaccolata.
![Foto Valerio Foule](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2024/03/genitori-patrizia-nettis.jpeg)
Al momento è stato indagato per istigazione al suicidio un imprenditore locale, unica persona iscritta nel registro, che aveva avuto in passato una storia con la giornalista e sarebbe stato forse l'ultimo a vederla viva. Sarebbe però coinvolto anche un altro uomo, anche lui in passato legato sentimentalmente con la giornalista. I due uomini, nella notte tra il 28 e il 29 giugno, si sarebbero scambiati circa 400 messaggi con commenti offensivi sul conto di Patrizia. Commenti che sono stati riportati su cartelli mostrati durante la fiaccolata.
![Foto Valerio Foule](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2024/03/cartelli-nettis-fiaccolata.jpeg)
"Durante l'evento sono intervenute anche le istituzioni di Gioia del Colle (dove la giornalista era nata, ndr) e dell'ex sindaco di Alberobello, altro Comune in cui Patrizia aveva lavorato per diverso tempo", aggiunge Castellaneta che ha invece fatto notare l'assenza dell'amministrazione comunale di Fasano, dove Patrizia risiedeva e lavorava. Poco prima della sua morte era stata infatti assunta come addetta stampa del Comune.
"Non si è manifestato nessuno, nonostante fossero stati invitati. Hanno mandato una comunicazione con la quale hanno declinato l'invito, ritenendo che questa cosa potesse confliggere con gli interessi della magistratura. Ma non riusciamo a capire in che senso, visto che nessuno della giunta comunale risulta essere indagato, anche se non voglio entrare nel merito di questa notizia", ha spiegato il legale. "Con questo silenzio, i dubbi e gli interrogativi si amplificano, anche soltanto per una mancata riflessione su una violenza di genere che è stata disattesa”, ha commentato invece il padre della giornalista a Repubblica.
![Foto Valerio Foule](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2024/03/fiaccolata-nettis.jpeg)
"Anche sulle istanze per la riesumazione del corpo di Patrizia non sappiamo ancora niente. – prosegue ancora il legale – Io immagino che stiano continuando a lavorare e che stiano valutando altri elementi. Devo immaginare che sia così".
Parlando invece dei genitori della giornalista, l'avvocato Castellaneta commenta: "Loro continuano a combattere, non indietreggiano di un centimetro perché sono sempre più convinti che la verità prima o poi verrà fuori. Non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà, visto che sono passati tanti mesi e siamo ancora qui a parlarne. Diciamo che ci aspettavamo una soluzione un po' più rapida, ma non siamo stanchi, siamo intenzionati a procedere".