Morte Leonardo Del Vecchio, il testamento del fondatore di Luxottica: l’impero diviso in 8 parti
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L'impero di Leonardo Del Vecchio ripartito in otto parti: è quanto emerge dal testamento del fondatore di Luxottica, morto lo scorso 27 giugno all'ospedale San Raffaele di Milano a 87 anni. Nello specifico, è diviso in parti uguali tra la moglie e i figli l'assetto societario della Delfin, la società che detiene tutte le partecipazioni azionarie e la liquidità della famiglia Del Vecchio.
Si rende noto che il capitale della società risulta ripartito tra i seguenti soci, ciascuno titolare del 12,5%: Nicoletta Zampillo Del Vecchio, Claudio Del Vecchio, Marisa Del Vecchio, Paola Del Vecchio, Leonardo Maria Del Vecchio, Luca Del Vecchio, Clemente Del Vecchio e Rocco Basilico, figlio della consorte del fondatore di Luxottica avuto dal precedente matrimonio con il finanziere Paolo Basilico.
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Tuttavia, nel documento Leonardo Del Vecchio non ha indicato chi dovrà prendere il suo posto di presidente di Delfin. A norma di statuto, deciderà il Cda se nominare un presidente o meno. Il Consiglio di amministrazione della Delfin si riunirà a breve per recepire il nuovo assetto azionario e per prendere atto dell'integrazione dell'organo amministrativo, si legge in una nota in cui viene precisato che "non sono state comunicate altre disposizioni testamentarie".
L'assetto di governance di Delfin è già stato previsto dal fondatore di Luxottica nelle norme statutarie della holding. Anche se non è ancora stato reso noto il nome, tutti gli indizi puntano a Francesco Milleri, l'amministratore delegato di EssilorLuxottica che ha già preso il posto di Del Vecchio alla presidenza del gruppo di lenti e occhiali. Attualmente nel consiglio della holding siedono l'amministratore delegato Romolo Bardin, il notaio Mario Notari, Aloyse May e Giovanni Giallombardo.
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