Giovanni Iacconi è stato ucciso: lo dice l’autopsia. È stato strangolato
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L'autopsia che la procura di Modena aveva disposto per chiarire le cause della morte di Giovanni Iacconi, trovato senza vita a Pavullo, nella sua casa in località Acquabona, il 20 gennaio scorso, ha stabilito che il 54enne di Fiorano è morto per strangolamento. Si tratta quindi di omicidio.
Gli accertamenti per far luce su quanto accaduto un mese fa si sono concentrati su un amico della vittima, un trentenne senza fissa dimora e disoccupato, brasiliano, di cui si sarebbero perse le tracce. Pare che Iacconi lo ospitasse spesso nel suo appartamento di Spezzano e anche nella casa di famiglia ad Acquabona di Pavullo, la stessa abitazione dove è stato trovato senza vita dal fratello il 20 gennaio scorso.
Potrebbe trovarsi all'estero, forse proprio nel suo Paese: ora risulta iscritto nel registro degli indagati, anche in vista dell'esame medico legale, per omicidio aggravato, occultamento di cadavere e indebito utilizzo di carte di credito. Le ricerche sono estese a livello internazionale.
Il corpo della vittima era stato trovato, in avanzato stato di decomposizione, avvolto in una coperta e nascosto sotto al letto. Il cadavere non presentava segni evidenti di lesioni. La morte risaliva a parecchi giorni prima, forse addirittura settimane.
Di Iacconi non si avevano notizie da inizio anno praticamente. I parenti non riuscivano a mettersi in contatto con lui, avevano pensato a un allontanamento volontario. Il fratello l'aveva sentito l'ultima volta il 2 gennaio, mentre una vicina di casa aveva detto di averlo visto nella casa di Pavullo la sera di Capodanno.