Morte Francesca Deidda, trovate dai Ris “tracce evidenti” sul divano che il marito voleva vendere
Va avanti il sopralluogo dei Ris nell'appartamento di di via Monastir a San Sperate, nel Sud Sardegna, dove abitavano Francesca Deidda, scomparsa il 10 maggio e i cui resti sono stati trovati la scorsa settimana nascosti in un borsone da calcio, e Igor Sollai, il marito della donna accusato del suo omicidio e in carcere dall’8 luglio scorso.
Alcuni reperti con tracce evidenti sono già stati portati via, ma il sopralluogo è ancora in corso. Gli specialisti del Ris di Cagliari stanno controllando tutta la casa della coppia, e in particolare stanno controllando un divano che Sollai voleva vendere dopo la scomparsa di Deidda.
Sui tessuti del divano, a quanto si apprende, ci sarebbero delle tracce evidenti e potrebbe trattarsi di sangue, servirà comunque un esame più approfondito in laboratorio, dove potrebbero essere rilevati elementi utili alle indagini sull'omicidio, ad esempio su dove e come è avvenuto.
All’intervento dei Ris nella casa a San Sperate stanno assistendo anche gli avvocati delle due parti: sono Gianfranco Piscitelli per il fratello della donna uccisa e Carlo Demurtas e Laura Pirarba per il marito Igor Sollai.
Ieri i Ris avevano analizzato la tappezzeria dell'auto della vittima per evidenziare eventuali macchie di sangue. Dopo la scomparsa di Deidda, la Toyota Yaris era stata venduta dal marito e all’acquirente l’indagato aveva raccomandato di pulirla bene.
A Sollai il pm Marco Cocco contesta l'omicidio aggravato e l'occultamento di cadavere. Lui si è sempre proclamato innocente e non ha cambiato versione neanche dopo il ritrovamento del corpo della moglie. Ieri i giudici del riesame hanno respinto la richiesta di domiciliari avanzata dai suoi legali.