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Morte di Mario Biondo, perché la moglie star tv si oppone alle indagini

Mario Biondo è stato trovato impiccato il 30 maggio 2013 nell’appartamento di Calle de La Magdalena in cui viveva con Raquel Sanchez Silva, a Madrid. Dalla storia d’amore da fiaba alla tragedia, ecco tutte le ombre, le contraddizioni e i punti oscuri del caso che vede protagonista l’inviata de L’Isola dei famosi spagnola.
A cura di Angela Marino
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Raquel Sanchez Silva
Raquel Sanchez Silva

Nel teatro greco si chiama deuteragonista: è il secondo attore del dramma, colui che gioca un ruolo fondamentale nella storia accanto al protagonista. Nel misterioso caso della morte di Mario Biondo, 30 anni, trovato impiccato a Madrid il 30 maggio 2013, è Raquel Sanchez Silva. Il suo è il secondo nome nei titoli di una storia irrisolta. Prima che questa vicenda abbia inizio Raquel è una giornalista di Cuatro, rete di proprietà di Mediaset Spagna. Classe 1973, formata alla scuola della tv locale Tele Plasencia, si occupa di spazi di commento e approfondimento all’interno di alcuni programmi della rete. Non è molto popolare, ma lo diventa quando, nel 2011, dopo la conduzione di Pekìn Express, comincia una storia d’amore da fiaba. Sul set della trasmissione Supervivientes, la versione spagnola de L’Isola dei famosi in onda su Telecinco, la quarantenne conosce Mario, cameraman palermitano in trasferta in Honduras per le riprese del programma. È bello, molto, e già impegnato sentimentalmente, tanto che nella troupe è l’unico a non farle una corte spudorata. Alla fine, però, la scintilla scatta lo stesso e dopo sei mesi di convivenza il trentenne e la giornalista televisiva decidono di sposarsi. Il sì va in scena nel giugno 2012 a Taormina, sullo sfondo della Sicilia in cui Mario è cresciuto. Ci sono tutti gli ingredienti perché la loro diventi una storia da rotocalco e dopo poco i due cominciano a essere il soggetto preferito dell’obiettivo dei paparazzi. Trascorre un anno durante il quale Mario torna in Italia in compagnia della moglie solo tre o quattro volte. La coppia sembra serena, salvo qualche piccola ombra che solo dopo tornerà alla mente dei genitori di Mario.

Il giallo

Una sera di maggio, alle 18 e 30, Raquel chiama i Biondo al telefono. Padre, madre, figli e nipotino si trovano in auto quando dal cellulare si sente la voce di Raquel gridare: “È morto, è morto!”. Mario è stato trovato senza vita dalla cameriera Graciela nell’appartamento della coppia. Per i Biondo il mondo crolla e decidono di fare di tutto per arrivare alla verità di quella storia terribile. Raquel ha una reazione diversa. La giornalista accetta immediatamente la tesi del suicidio. Perché è di suicidio che la Policia Nacional parla da subito, nonostante la posizione anomala in cui il corpo del giovane viene trovato impiccato alla libreria dell’appartamento di Calle de La Magdalena. Dopo una settimana dal funerale Raquel va in vacanza con la madre e gli amici a Formentera, meta scelta insieme al marito per una viaggio che avrebbe dovuto fare con lui e dal quale twitta foto in cui sorride rilassata. I Biondo restano feriti dal comportamento della vedova, soprattutto dopo aver ricevuto dal suo legale una nota che chiede loro il rimborso dell’acquisto di alcuni oggetti di Mario: l’importo ammonta a 11mila euro. Non è tutto: le spese delle esequie sono state addebitate dalla moglie sul conto del marito. In poche parole Mario si è pagato il funerale, spendendo poco meno di quattromila euro. Accecati dalla rabbia, i familiari dell’operatore si sfogano sui social network: ne nasce una polemica che porta Raquel a denunciarli per comportamenti molesti e a chiedere e ottenere anche un cospicuo risarcimento danni. Intanto in Spagna il caso della morte di Mario non esiste, è stato archiviato come suicidio, mentre in Italia la Procura di Palermo indaga per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. L’ipotesi dei pm siciliani è che qualcuno abbia ucciso Mario strangolandolo e poi ne abbia inscenato il suicidio.

La versione di Raquel

Raquel condivide la tesi delle autorità iberiche. Mario era depresso, dice in un primo momento, si è suicidato. Poi cambia idea, suo marito era felice e insieme stavano progettando una famiglia (l’inseminazione artificiale era fissata a giugno). Ai familiari di Mario parla prima parla di suicidio poi di incidente: suo marito è morto per un caso fortuito, si è strangolato nel corso di un gioco autoerotico. Sono tante le versioni di Raquel, forse troppe, e gli inquirenti italiani la ascoltano per due volte tentando di ricostruire quel tragico 30 maggio. Un’altra scoperta sconcerta i familiari del cameraman. La sera della sua morte il ragazzo ha passato diverse ore a fare ricerche sui siti porno con un’unica chiave: "Raquel Sanchez Silva". Lo apprenderanno solo quando, dopo diversi mesi, il computer di Mario verrà acquisito dai carabinieri italiani. Sì, perché subito dopo la morte del marito, Raquel non consegna il computer alla famiglia, ma lo tiene per sé. Attraverso la perizia i militari scoprono l’eliminazione di 996 giga di memoria dal dispositivo, una quantità di materiale enorme. Chi ha asportato quei documenti dal computer e perché? Perché, dallo stesso computer, i periti trovano connessioni successive alla morte del cameraman? Domande tuttora senza risposta, come senza risposta è il giallo del cellulare di Mario, mai consegnato né ai suoceri né alle autorità. Nel dicembre 2013, dopo sei mesi dal lutto, intanto, la vedova ufficializza il nuovo legame sentimentale con il direttore generale di Antiestatico, il produttore argentino Matìas Dumont. Nel 2014 una Raquel in piena forma pubblica un libro intitolato Mañana, a las seis. Nel 2015 presenta il Gran Hermano, dà alla luce due gemelli e sforna un altro libro, Tengo los ovulos contandos, un chiaro riferimento alla sua esperienza di maternità con la fecondazione assistita, alla quale aveva già tentato di fare ricorso insieme a Mario. Non vorrà più parlare della tragica morte del marito. Nel gennaio 2016 viene interrogata per la seconda volta dai pm siciliani come persona informata dei fatti mentre, contemporaneamente lascia il gruppo Mediaset e passa da Telecinco a Movistar, dove presenta il programma Likes. Dopo tre anni dall’apertura dell’inchiesta, pur figurando come parte offesa nelle indagini italiane, la giornalista si oppone all’apertura di un caso spagnolo. Raquel Sanchez Silva non vuole che si indaghi sulla morte del marito.

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