Morte di Manuel Piredda, ultimo atto nell’indagine: concluso l’incidente probatorio
Si è concluso oggi l'incidente probatorio voluto dal gip di Cagliari, Maria Gabriella Muscas nell'indagine sulla morte di Manuel Piredda, il 27enne deceduto nel devastante incendio della sua abitazione di Bacu Abis, in Sardegna, nel 2011. Nelle prossime settimane toccherà al procuratore aggiunto Gilberto Ganassi, al quale torneranno gli atti, decidere se archiviare il fascicolo, proseguire l’indagine o chiedere il rinvio a giudizio di Valentina Pitzalis, attualmente indagata per incendio e omicidio.
Caso riaperto nel 2017
L'indagine è stata riaperta sulla base di un esposto presentato dalla famiglia di Manuel Piredda per chiedere che venissero accertate le cause della morte del giovane muratore ed ex marito della Pitzalis. Al centro dell'indagine, riaperta nell'agosto del 2017, l'esame medico legale sul corpo riesumato di Manuel. Nel 2011, dopo l'incendio che stava per uccidere la sua ex, Manuel, infatti, era stato sepolto senza che il suo corpo fosse sottoposto ad autopsia, in quanto reo di aver appiccato lui stesso il rogo in cui aveva trovato la morte. Al termine dell’incidente probatorio di oggi è emerso che sul corpo di Piredda non ci sono segni di violenza che supportano la tesi dell’omicidio, ma che Manuel, nondimeno, sarebbe morto soffocato prima che il fuoco lo bruciasse.
Le indagini dell'epoca
Secondo la ricostruzione dei fatti dell'epoca Manuel avrebbe attirato Valentina con l'intento di ucciderla nell'incendio in cui ha perso la vita lui stesso. Ricoverata in fin di vita, all'epoca dei fatti Valentina testimoniò sulla dinamica degli eventi, gli stessi che sono stati oggetto dell'incidente probatorio avvenuto proprio oggi. Dopo l'inizio della nuova indagine voluta dalla famiglia di Manuel, Valentina Pitzalis ha denunciato di essere stata vittima di pesanti offese e insulti sui social network. "Da sei anni vengo attaccata e insultata, perché su internet tutti scrivono quello che vogliono senza conseguenze" ha detto Pitzalis a Quarto Grado. "Sono stati caricati online tutti i documenti processuali, quindi tutti possono informarsi su quanto è successo. Sono vittima di una violenza continua. Chiedo solo di poter vivere serenamente".