Morte di Ciro Esposito, De Santis sparò prima di essere ferito
Novità sul caso Ciro Esposito. Come ricorderete, il tifoso napoletano è stato gravemente ferito da un colpo di pistola poco prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Una vicenda che ha lasciato con l'amaro in bocca e che ha spinto De Laurentiis a parlare di una "tragedia immane". Esposito, infatti, è morto per un'infezione polmonare, dopo essere stato ricoverato al Gemelli di Roma dal 3 Maggio. "Mio figlio è più morto che vivo" aveva dichiarato Antonella Leardi, madre del tifoso; a rincarare la dose anche i parenti più stretti che avevano ribadito di "essere distrutti". Ora la Procura di Roma ha stabilito che Daniele De Santis, l'ultrà romanista che è stato accusato dell'omicidio di Ciro Esposito, avrebbe sparato ai tifosi del Napoli ancora prima di essere ferito.
Ciro Esposito è morto prima della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli
La Procura di Roma ha ricostruito così la dinamica attraverso un incidente probatorio che, di fatto, ha confutato la perizia del Racis il quale parlava di spari subito dopo l'aggressione. E invece, no: secondo la Procura De Santis sparò prima di essere ferito. La ricostruzione della Procura sarebbe basata sulla scoperta di sangue di un napoletano, Alfonso Esposito, e dello stesso De Santis sulla pistola. A fare luce sulla vicenda sono stati i pm Eugenio Albamonte e Antonio Di Maio i quali hanno aggiunto che il sangue di De Santis, trovato sul calcio della pistola, sarebbe fuoriuscito dalla sua fronte la quale sarebbe stata colpita con lo stesso calcio dell'arma. De Santis, poi, si sarebbe tolto i guanti e li avrebbe lanciati all'interno del Ciak Village. Ipotesi che il Racis, invece, avrebbe escluso dalla sua perizia. Una svolta importante, dunque, per il caso Ciro Esposito che ha sconvolto l'Italia e che ancora oggi attende risposte che possano soddisfare le richieste dei familiari, ormai distrutti dal dolore.