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Morte Ciro Esposito, polvere da sparo sui guanti indossati da De Santis

E’ l’esito della perizia balistica già depositata al gip. L’ultrà romanista è indagato per l’omicidio del tifoso napoletano deceduto a seguito degli scontri prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio.
A cura di Biagio Chiariello
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Sui guanti che, secondo l'accusa, Daniele ‘Gastone’ De Santis indossava mentre sparando ai tifosi del Napoli, negli attimi prima della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio a Roma, sono state riscontrate "tracce univoche e compatibili" con polvere da sparo.  E' quanto emerge dai risultati della perizia balistica depositata al gip Giacomo Ebner sui fatti avvenuti in viale di Tor di Quinto, quando fu ferito Ciro Esposito, morto dopo oltre 50 giorni. Gli esperti del Racis hanno concentrato la loro attenzione sui reperti rinvenuti sul luogo della sparatoria, oltre che sugli indumenti dell'ultrà romanista accusato di omicidio volontario in relazione alla morte di Ciro. A sparare sarebbe stata “una sola pistola“. Per i periti “i cinque bossoli recuperati e i proiettili estratti dai corpi dei feriti (tutti tifosi del Napoli) sono compatibili con l’arma” utilizzata da ‘Gastone’. Anche “un proiettile inesploso, forse perché l’arma si era inceppata, presenta segni compatibili con la pistola”. De Santis si trova ancora ricoverato nel reparto protetto dell'ospedale Belcolle di Viterbo a seguito delle ferite riportate durante la rissa.

 Il commento della famiglia De Santis alla perizia

“La lettura delle conclusioni rassegnate dai periti consente di mettere una serie di punti fermi in questa tristissima vicenda: in primo luogo viene confermata la circostanza che Ciro intervenne su esplicita richiesta dei tifosi intrappolati nell'autobus in loro aiuto mentre stavano subendo un'aggressione violenta da parte del De Santis”. E’ il commento all’esito della perizia dei familiari di Ciro Esposito, tramite un comunicato dei loro legali. “Viene inoltre chiarito definitivamente che è la sua la mano che impugnava la pistola e che ha sparato uccidendo il povero Ciro – affermano gli avvocati Sergio e Angelo Pisani e Damiano De Rosa -. Nella perizia biologica, infatti, è scritto a chiare lettere che ‘dalle tracce biologiche miste costituite da sangue ed altro materiale biologico, evidenziato sulle guanciole della pistola, sulla superficie posteriore zigrinata dell'impugnatura, sulla superficie zigrinata sinistra della culatta otturatore, sul grilletto e sul caricatore, sono stati estrapolati profili genetici multiallelici, riferibili a più soggetti, in cui appaiono nettamente maggioritari, e quindi chiaramente individuabili, dell'indagato De Santis”.

L'agguato a Ciro Esposito ripreso in un video

La scorsa settimana la famiglia Esposito ha consegnato un video inedito agli investigatori della questura di Napoli. Nel filmato, girato a Tor di Quinto da un tifoso, si sentono gli spari e si vedono i primissimi soccorsi a Esposito. Il ragazzo viene soccorso da altri tifosi, che lo portano a braccia lontano da dove è stato ferito. Poi arriva una volante della polizia che si ferma e dalla quale esce un agente in borghese che si dirige verso il luogo dove è avvenuta la sparatoria.

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