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Morte avvocato di Buffon, arrestata la sorella anestesista: “L’ha ucciso per l’eredità”

Marco Valerio Corini era malato di tumore, lei ne avrebbe accelerato la morte per evitare che facesse testamento in favore della fidanzata. La donna è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario.
A cura di Redazione
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Sarebbe stata la sorella a uccidere Marco Valerio Corini, legale del portiere della Nazionale di calcio Gianluigi Buffon, morto nel settembre del 2015 all'età di 52 anni. Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale della Spezia, Marzia Corini, anestesista nell’ospedale di Pisa, avrebbe riempito il fratello – che era malato di cancro – di antidolorifici, così da accelerarne la morte. Prima di fare questo, però, lo avrebbe convinto a cambiare il testamento: le ultime volontà dell'uomo, infatti, penalizzavano la sorella, in favore, invece, della fidanzata ventenne dell'avvocato spezzino, Isabella, cui sarebbero stati lasciati tutti i suoi averi. Alla sorella sarebbe spettata solo la quota legittima per i familiari, e non poteva accettarlo. Avrebbe quindi deciso di agire, approfittando della malattia del fratello e del suo ruolo da anestesista. Marzia Corini, di cinquantadue anni, è stata arrestata, e su di lei pende l'accusa di omicidio volontario. Il giudice per le indagini preliminari Marta Perazzo ieri ha emesso un provvedimento urgente, che dispone gli arresti domiciliari per la donna e il sequestro delle somme ereditate. Le indagini, partite da una denuncia della fidanzata di Corini, hanno portato a pensare che il legale sia morto a causa di una dose massiccia di antidolorifici, probabilmente morfina, somministrati dalla sorella. I rilievi vanno avanti, nonostante il corpo dell'avvocato sia stato cremato – seguendo le sue volontà – e non possa fornrire prove di quanto ipotizzato.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Corini si sarebbe aggravato durante l’estate. La sorella ha cominciato ad assisterlo assieme a un altro avvocato, Giuliana Feliciani, da tempo collega dell'uomo. Sarebbe stata proprio quest'ultima a convincere il legale a rifare il testamento, nonostante negli ultimi tempi non fosse più molto lucido a causa della malattia e delle dosi massicce di farmaci. Per questo motivo, Feliciani adesso è indagata per circonvenzione di incapace e testamento falso. Dal lascito di Corini la sorella ha incassato un milione di euro, mentre 200 mila euro sono finiti in un conto corrente di Feliciani.

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