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Morte Angelo Onorato, si rafforza l’ipotesi di suicidio. La famiglia: “Media stanno oscurando omicidio”

Si rafforza in ambito investigativo l’ipotesi del suicidio per il caso di Angelo Onorato, l’imprenditore 55enne trovato morto nella sua auto a Palermo. Secondo i familiari, però, il dato delle sole tracce di Dna di Onorato sulla fascetta trovata attorno al suo collo non sarebbe sufficiente per parlare di un gesto estremo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dopo le notizie di ieri sulla morte di Angelo Onorato, l'imprenditore il cui corpo senza vita è stato trovato all'interno della sua auto a Palermo, i familiari del 55enne hanno fatto sapere tramite l'avvocato che l‘ipotesi del suicidio resta per loro altamente improbabile. "Il dato delle tracce di Dna di Onorato sulle fascette – si legge nella nota del legale – non appare decisivo, perché non tiene in considerazione l'ipotesi di un killer che certamente avrebbe utilizzato dei guanti.

Secondo la moglie, l'ex deputata Francesca Donato, e la figlia 20enne, Onorato non si sarebbe tolto la vita come invece ritengono gli inquirenti. La pista di un gesto estremo compiuto volontariamente è divenuta con il passare delle settimane quella più accreditata secondo gli investigatori, anche alla luce di quanto emerso dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero restituito le immagini delle ultime ore di vita di Onorato, inquadrato sempre da solo. 

Il legale della famiglia di Onorato ha inoltre ricordato che "sono ancora in corso numerosi accertamenti, coperti dal segreto investigativo, relativi alla ricostruzione di quanto accaduto quella mattina in prossimità della vettura di Angelo Onorato". Nella stessa nota, l'avvocato invita i media "a non trarre conclusioni parziali in ordine alle delicate indagini in corso".

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Secondo quanto finora emerso, non vi sarebbero tracce di Dna diverse da quelle dell'imprenditore palermitano sulla fascetta trovata stretta attorno al suo collo. Gli inquirenti avrebbero svolto accertamenti di ogni genere per settimane sul patrimonio dell'uomo e nella sua sfera personale, ma non sarebbe stato trovato per ora alcun movente che possa sostenere la tesi dell'omicidio o l'ipotesi di un suicidio. Per il momento si continua a investigare per appurare le motivazioni alla base del decesso.

La moglie, Francesca Donato, non ha mai creduto alla tesi del suicidio e sabato 25 maggio, quando Onorato è stato trovato morto, ha raccontato ad alcuni amici che il marito era stato ucciso. L'uomo è stato trovato in auto proprio dalla moglie e dalla figlia con una fascetta di plastica legata attorno al collo. La donna non aveva più sue notizie dalle 11 del mattino.

La moglie di Onorato
La moglie di Onorato

Anche l'autopsia effettuata il 28 maggio aveva escluso la presenza di altri segni di violenza sul corpo dell'imprenditore se non quello della fascetta bianca stretta attorno al collo. I familiari, invece, ritengono che le paure confidate più volte dall'uomo alla moglie sulla possibilità che qualcuno potesse fargli del male siano la pista da seguire e che quei timori possano essere stati il presagio di un delitto.

Al momento, gli investigatori stanno passando al setaccio le copie dello smartphone e del tablet estratte dalla polizia scientifica alla ricerca di un movente che possa giustificare anche la pista di un gesto estremo compiuto dal 55enne. Si tratterebbe di una gran quantità di dati, molti dei quali erano stati cancellati e che sono stati recuperati grazie a sofisticate tecniche di analisi.

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