Morte Alex Marangon, il legale della famiglia a Fanpage.it: “Sul corpo lesioni gravi, chi sa parli”
"Al momento, tutto quello che so, è ciò che ho appreso dalla stampa perché a me notifiche ufficiali dalla Procura non sono ancora arrivate. Anche se, da quello che ho letto, è stato il Procuratore stesso a dire che si indaga per omicidio e nessuno ha mai smentito. Quindi, darei la notizia per assodata. Per il resto, non so ancora nulla".
A parlare a Fanpage.it è l'avvocato Stefano Tigani, il legale che sta seguendo, insieme ai colleghi Nicodemo Gentile e Piero Coluccio, i familiari di Alex Marangon, il 25enne trovato morto nel fiume Piave dopo aver partecipato a un rito sciamanico guidato da un curandero nell'abbazia di Vidor e per la cui morte la Procura di Treviso sta indagando per omicidio.
Come spiega il legale, gli inquirenti stanno facendo il loro lavoro mantenendo un grande riserbo sulla vicenda. "È giusto sia così – commenta Tigani – Per motivi che sono ancora da chiarire potrebbe essere successo qualcosa che ha fatto scattare l'ira di qualcuno o di più di qualcuno. Anche se su questo non vorrei sbilanciarmi, bisogna lasciar lavorare la Procura e poi faremo le nostre valutazioni".
Le lesioni emerse sul corpo del 25enne
A indirizzare il lavoro degli investigatori verso l'ipotesi di omicidio è stata l'autopsia, svolta nei giorni scorsi dal medico legale Alberto Furlanetto, nominato dalla Procura di Treviso, e da Antonello Cirnelli, perito della famiglia della vittima. Dall'esame è emerso che nei polmoni del 25enne non c'era acqua.
A uccidere il ragazzo sarebbero stati diversi colpi da corpo contundente (un bastone o una pietra non ancora ritrovati), riscontrati all'altezza della tempia sinistra, che hanno portato alla sfondamento del cranio, e quelli che invece hanno interessato la parte sinistra del torace e addome, che hanno sfondato la gabbia toracica con la frattura delle costole.
"Dall'autopsia sembra siano emerse lesioni plurime gravi, profonde e assolutamente non compatibili con una caduta. Anche perché ha proprio ferite da corpo contundente, alla testa, al torace. Anche io sono convinto che si tratti di un atto volontario", conferma l'avvocato.
Nelle scorse ore si è fatta strada una nuova ipotesi, che sembrerebbe trovare credito tra chi era più vicino al ragazzo. Alex potrebbe essere stato colpito durante il rito. Magari da qualcuno che voleva contenerlo dopo avere assunto sostanze legate al rituale.
L'appello della mamma di Alex: "Chi sa parli"
Alcuni giorni fa la mamma del ragazzo, Sara Bosser, ha lanciato un appello alle persone che insieme al figlio hanno partecipato al raduno. "Bisogna che venga a galla tutto quanto – ha detto la donna – per la giustizia e per Alex che non c'è più".
I legali della famiglia Marangon, nei giorni scorsi hanno chiesto "un momento di rispetto e comprensione, sia per la difficoltà emotiva che caratterizza questo doloroso momento che per rispetto del segreto istruttorio che caratterizza queste delicatissime fasi di indagine", spiegando che i familiari del ragazzo si stanno concentrando sui preparativi per l'ultimo saluto.
"Noi ribadiamo l'appello della mamma di Alex. – ha aggiunto Tigani – Anche perché dalla giustizia non si scappa, prima o poi la verità esce. E più in là è e peggio è per chi ha commesso qualcosa. Quindi, se c'è qualcuno che sa o che ha fatto e non dice, lo dica subito e non faccia perdere tempo. Perché comunque alla soluzione si arriverà lo stesso".
I funerali di Alex si terranno sabato 13 luglio
I funerali del 25enne saranno sabato prossimo 13 luglio e verranno celebrati con rito funebre religioso nella chiesa parrocchiale SS. Patroni d'Europa di Marcon, nel Veneziano, come voluto dai genitori.
Sul manifesto funebre i parenti hanno voluto una frase di Alex, accanto a una sua foto sorridente: "Celebreremo la vita rendendole grazie per la bellezza che sta dentro e fuori di noi, con gli occhi e il cuore colmi di amore. – si legge – Sarà un viaggio indimenticabile, sarà il viaggio di una vita che non ha mai fine”.