Morta precipitando dal balcone a Bologna, il fratello: “Vogliamo la verità”. L’ex compagno ancora latitante

"Vorrei solo la verità e basta". Lo ha detto in un'intervista al Tgr Emilia-Romagna il fratello di Tania B, la 48enne morta l'8 aprile scorso dopo essere caduta dal balcone del terzo piano in via Tolstoj, nel quartiere Barca a Bologna.
L'ex compagno della donna, che lei aveva denunciato per violenze e maltrattamenti, è tuttora latitante ed è indagato con l'accusa di istigazione al suicidio. Lo scorso dicembre nei confronti dell’uomo era stata disposta un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, mai eseguita perché il 37enne tunisino si era dato alla fuga.
"Le volevano bene in tanti – racconta il fratello della donna, Andrea, 33 anni – Era una persona solare e le piaceva ridere, scherzare. Era splendente. Aveva un sorriso splendente".
"Cercavo di spronarla ad affidarsi ad associazioni, a centri antiviolenza per farsi aiutare: vorrei solo la verità e basta. Non mi fermerò qua – aggiunge l'uomo – continuerò per sempre perché comunque lo devo alla mia famiglia e soprattutto a lei".
Sono passate due settimane dal decesso ma sono ancora tanti gli aspetti da chiarire sulla sua morte. La 48enne, mamma di due figli, è morta dopo una caduta dal terzo piano, avvenuta probabilmente mentre lei era di spalle, nel cortile interno della palazzina dove abitava.
Per fare luce sul caso la Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Marco Forte.
Nessuna pista è esclusa: dalla caduta accidentale al suicidio, dal possibile tentativo di sottrarsi a un’aggressione all’omicidio volontario. La settimana scorsa si è svolta l’autopsia sulla salma.
Sul caso stanno indagando i poliziotti della Squadra mobile. Hanno effettuato sopralluoghi nell’appartamento sequestrato, analisi dei telefonini e raccolto diverse testimonianze. Secondo alcuni vicini di casa, l'ex compagno della 48enne sarebbe stato in casa il pomeriggio in cui la donna è precipitata dal balcone del terzo piano.
"Era una brava ragazza, una mia amica, non credo assolutamente che si sia lanciata dalla finestra. Aveva voglia di vivere, spero si possa fare piena luce sulla vicenda", aveva commentato subito dopo l'accaduto l'avvocata Michela Zito, amica e vicina di casa della donna.