Morta per un rigurgito la piccola Yara, 9 mesi. Il papà non si dà pace: “Dovevo morire io”

Non ce l'ha fatta la piccola Yara Hamouda, una bimba di nove mesi che era rimasta vittima di un rigurgito il mese scorso. La piccola era stata subito soccorsa e portata in ospedale a Padova, ma questo non è stato sufficiente a salvarle la vita. Yara era nata il 6 dicembre dello scorso anno da papà tunisino e mamma moldava, genitori che ora non riescono ad accettare la morte della loro terza bambina. “Avrei voluto morire io piuttosto che lei. Non è possibile che i genitori vedano morire un figlio, dovrebbe essere il contrario. So che è stato fatto tutto il possibile e ringrazio i sanitari come pure gli psicologi che ci stanno aiutando a superare questo immenso dolore e a spiegare alle sorelline di Yara che lei non c'è più. Io ho detto loro che adesso è un angelo, ma la rivogliono a casa”, così il papà Mohamed, che al Mattino di Padova ha descritto sua figlia come una bambina “molto allegra” che “trasmetteva gioia e felicità”. “Purtroppo i danni cerebrali erano troppo gravi”, ha aggiunto il papà.

Indagato un cugino della mamma – Sul decesso della piccola Yara sta cercando di fare luce anche la magistratura: un cugino della mamma, presente al momento del dramma e che da qualche tempo aiutava la famiglia come babysitter, è finito nel registro degli indagati per maltrattamenti su minore. Un'ipotesi di reato contestata dal pm Luisa Rossi, titolare dell'inchiesta, dopo aver ricevuto la segnalazione dei carabinieri di San Martino di Lupari. Era stata la sorellina di cinque anni a chiedere aiuto alla vicina di casa il giorno del malore della piccola: come scrivono i quotidiani locali, quando la vicina si è precipitata il parente della mamma ha spiegato che la neonata aveva avuto un rigurgito mentre stava succhiando il latte con il biberon. Secondo la magistratura, tuttavia, potrebbe essersi trattato di una sindrome da scuotimento.