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Morta per infarto dopo bolletta da 15mila euro, il fratello di Caterina: “Che non si ripeta mai più”

Il fratello di Caterina Giovinazzo, l’88enne morta a Camporosso, in provincia di Imperia, in seguito ad un infarto dopo che aveva ricevuto – per errore – una bolletta da 15mila euro: “Vogliamo solo che quanto accaduto alla nostra famiglia non si ripeta”.
A cura di Ida Artiaco
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"Vogliamo solo che quanto accaduto alla nostra famiglia non si ripeta". A parlare è il fratello di Caterina Giovinazzo, l'88enne morta a Camporosso, in provincia di Imperia, in seguito ad un infarto dopo che aveva ricevuto – per errore – una bolletta da 15mila euro. L'anziana, infatti, che viveva solo con la sua pensione, si è sentita male dopo che le è stata addebitata una bolletta da 15.339 euro per la fornitura dell'acqua, quando ne avrebbe dovuti pagare solo 55 di euro.

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Per il fratello di Caterina, Rocco, "poco importa se Iren ha poi ammesso l'errore avvenuto nella foto-lettura del contatore che ha confermato l'esatto ammontare della bolletta, solo 55 euro. È stata malissimo per diversi giorni e quando è stata dimessa dal reparto rianimazione per passare a medicina aveva perso la parola", ha spiegato, stando a quanto riporta Il Messaggero.

Stando a quella bolletta, l'88enne avrebbe consumato ben 4.182 metri cubi d'acqua nel periodo compreso tra il 21 febbraio e il 31 ottobre scorsi, per un ammontare di 15.339 euro. Per questo, dopo la prima rata da 7.669 è stata pagata dall'istituto di credito in automatico all'Iren, che è il fornitore della rete idrica, lei si è ritrovata letteralmente con il conto azzerato.

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Era il 4 dicembre scorso. Quando la nuora ha comunicato a Caterina quanto successo, il suo cuore non ha retto. È arrivata in condizioni critiche all'ospedale di Sanremo dove è deceduta la vigilia di Natale dopo tre settimane di calvario. Ma lei non ha mai saputo che c'era stato un errore. Mentre lei era ricoverata, i suoi familiari hanno controllato le vecchie bollette, dalle quali è emerso che il consumo di acqua dell'anziana era solo di pochi metri cubi.

Iren successivamente in una nota ha assicurato la restituzione del denaro pagato dall'anziana spiegando come sia stato possibile incorrere in un simile abbaglio, mentre secondo Assoutenti, quanto successo "è un monito pesantissimo nei confronti di tutte le società che gestiscono i servizi idrici, spesso inadempienti nelle verifiche di lettura del contatore. Crediamo sia giusto sottrarre all'intelligenza artificiale le anomalie delle bollette".

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