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Morta la musicista ucraina Liudmyla Vershynina: era rimasta gravemente ustionata in un incendio a Chieti

È morta Liudmyla Vershynina, la musicista ucraina che il 5 gennaio scorso era rimasta gravemente ustionata nella sua abitazione a Chieti. La donna è deceduta nella giornata di lunedì 15 nel centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma. A soli 40 anni faceva parte dell’orchestra ‘I virtuosi di Kiev’ ed era arrivata qualche anno fa dall’Ucraina grazie a un programma di protezione Ue insieme al marito violoncellista.
A cura di Eleonora Panseri
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Liudmyla Vershynina, 40 anni
Liudmyla Vershynina, 40 anni

È morta Liudmyla Vershynina, la musicista ucraina rimasta gravemente ustionata nella sua abitazione in via dei Celestini, a Chieti, lo scorso 5 gennaio. La donna è deceduta nella giornata di ieri, lunedì 15 gennaio, nel centro grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, dove era stata portata dopo un primo ricovero in prognosi riservata al policlinico di Chieti, a causa delle ustioni troppo gravi riportate sul 60 per cento del corpo nell'incendio in cui era rimasta coinvolta.

A soli 40 anni, Vershynina faceva parte dell'orchestra ‘I virtuosi di Kiev‘ ed era arrivata qualche anno fa dall'Ucraina a Chieti grazie a un programma di protezione Ue insieme al marito violoncellista. Al momento dello scoppio del rogo l'uomo non era in casa.

Liudmyla Vershynina, 40 anni
Liudmyla Vershynina, 40 anni

Il grave incendio era scoppiato nella serata di venerdì 5 gennaio in un'abitazione al piano terra di via dei Celestini, nel quartiere della Civitella, a Chieti, dove la donna di 40 anni aveva riportato gravissime ustioni. Secondo quanto era stato ricostruito già in un primo momento, le fiamme sarebbero partite da una stufetta elettrica che era stata accesa vicino al divano.

A lanciare l'allarme e a chiedere l'intervento dei soccorsi erano stati due vicini che, mentre stavano rientrando a casa, avevano visto il fumo e sentito un forte odore di bruciato. Sul posto si erano rapidamente precipitati i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e gli uomini dell'Arma dei carabinieri.

L'abitazione, resa inagibile dal rogo, era stata posta subito sotto sequestro su disposizione della sostituto procuratore della Repubblica, Marika Ponziani, che aveva aperto un fascicolo, mentre la donna, in gravi condizioni a causa delle ustioni di secondo grado riportate, come detto, sul 60 per cento del corpo, era stata immediatamente ricoverata in prognosi riservata al policlinico di Chieti. Da qui era stata poi trasferita al centro specialistico del Sant'Eugenio di Roma. Ieri, però, Vershynina non ce l'ha fatta e si è spenta

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