Morta dopo aver bevuto nitrito di sodio, disposta autopsia sul corpo dell’avvocata Isabella Settanni
Si chiamava Isabella Settanni, aveva 52enne ed era un'avvocata. È morta dopo aver nitrito di sodio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, quando è avvenuta la tragedia si trovava da sola in un ex agriturismo adibito ad abitazione a Villetta Barrea, nel parco nazionale d'Abruzzo, lungo la strada che conduce a Passo Godi.
La procura di Sulmona ha aperto un fascicolo contro ignoti per chiarire quanto successo.
Gli stessi militari dell'Arma locale hanno sequestrato il nitrato di sodio che si trovava all’interno di un barattolo per sottoporlo ad esami. Si tratta di una sostanza che in passato veniva utilizzata come fertilizzante in agricoltura e giardinaggio.
L’allarme è stato scattato dopo che la stessa Settanni ha rivelato ad una collega di non sentirsi troppo bene. Dopo aver provato a chiamarla e non aver ricevuto risposta, si è rivolta direttamente al 118. È stato fatto volare anche l'elisoccorso, ma nonostante i tentativi di soccorso effettuati dai sanitari, purtroppo per la 52enne non c'è stato nulla da fare.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona Stefano Iafolla ha disposto il trasferimento della salma nell’ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila per l’autopsia.
Gli inquirenti hanno già sottoposto ad un primo interrogatorio il 65enne compagno della vittima. Entrambi sono originari di Roma. Da una prima ricostruzione, pare che l'uomo non fosse in casa quando è avvenuto il fatto e ha spiegato di non essere conoscenza della presenza del nitrito di sodio.
La Procura ha dato disposizione ai periti tecnici di analizzare il cellulare della donna e il computer con l'obiettivo di ricostruire la rete dei contatti dei suoi ultimi giorni di vita e verificare le attività online, incluso l'eventuale acquisto della sostanza letale.
Isabella Settanni lascia due figli.