Morta dissanguata a Bari, l’ipotesi dell’arteria recisa mentre si iniettava droga

Potrebbe essere morta dissanguata ferendosi l'arteria femorale mentre si iniettava una dose di droga la donna di quaranta anni trovata senza vita ieri, giovedì 15 ottobre, nel suo appartamento nel centro di Bari. Su questa l'ipotesi stanno lavorando i carabinieri, coordinati dalla pm di turno Savina Toscani. A quanto emerso la quarantenne, tossicodipendente, è stata trovata sul letto circondata da lenzuola e asciugamani pieni di sangue. Probabilmente aveva tentato di tamponare l’emorragia prima di morire dissanguata. Oltre al 118 che ha constatato il decesso della donna e ai carabinieri, nell’appartamento di Bari in via Davanzati è intervenuto anche il medico legale Antonio De Donno.
A chiamare i soccorsi il compagno della donna: è stato ascoltato in caserma
A chiamare i soccorsi con una telefonata al 118, intorno alle 11.30 del mattino, è stato il compagno della quarantenne. Non è chiaro se fosse presente al momento del fatto o se sia arrivato dopo nella casa. In seguito all’accaduto l’uomo è stato portato in caserma per essere ascoltato dai carabinieri come persona informata sui fatti. Le informazioni saranno fondamentali per chiarire l'esatta dinamica del decesso. Stando a quanto accertato, sia la donna che il compagno facevano abitualmente uso di droga.
In casa c’era la figlioletta di dieci anni della vittima
In casa, quando la quarantenne è morta, secondo le ricostruzioni era presente la figlioletta di dieci anni, che è stata poi affidata al padre, ex marito della donna. La bambina avrebbe visto la mamma morire dissanguata e all’arrivo dei soccorsi è scesa in lacrime per strada, chiedendo come stesse la donna.