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Morta a 10 anni per un intervento all’orecchio, i genitori: “Diteci la verità”

Giovanna Fatello, 10 anni, è morta lo scorso marzo nella clinica romana Villa Mafalda, dove si doveva operare a un timpano. Otto mesi dopo nel mirino dei pm ci sono dieci tra medici e infermieri.
A cura di S. P.
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Come è possibile che una bambina sana possa morire per una banale operazione chirurgica all’orecchio? È quanto si chiedono, ormai da mesi, i genitori di Giovanna Fatello, la bimba di 10 anni deceduta lo scorso marzo nella clinica romana “Villa Mafalda”. Una bambina, appunto sana, che non ha superato quell’intervento “di routine”: Giovanna doveva essere sottoposta alla ricostruzione della membrana timpanica ed è morta per insufficienza cardiaca. La famiglia ha presentato denuncia contro l’equipe medica e la procura ha aperto un’inchiesta. E oggi, a mesi di distanza dalla loro perdita, la mamma e il papà di Giovanna non possono far altro che chiedere giustizia e verità. Intervistati da Repubblica, Matteo e Valentina Fatello parlano per la prima volta. “Dopo otto mesi nessuno ci ha ancora spiegato cosa è successo”, così chiedendo un processo e verità. Hanno ricordato quanto accaduto quel giorno nella clinica romana Villa Mafalda: l’intervento iniziato alle 9.30 e poi, alle 14.40, il decesso. Ci sono dieci indagati, tra cui il chirurgo Giuseppe Magliulo, gli infermieri, gli assistenti, gli anestesisti Pierfrancesco Dauri e Federico Santilli. La posizione dei due anestesisti è la più delicata.

“Troppa omertà intorno alla nostra tragedia” – Il papà di Giovanna ha spiegato che quella mattina la bambina non fu sottoposta a una pre-anestesia, come invece si è soliti fare con i più piccoli. I genitori hanno spiegato di aver capito che qualcosa era andato storto dopo un’ora e mezza dall’inizio dell’operazione. Con il chirurgo che gli dice che “l’operazione è andata benissimo, il resto malissimo”. Nessuno gli spiegava nulla, raccontano. Nessuno ha spiegato nulla quel giorno e nessuno lo ha fatto nei mesi successivi. Non credono nella buona fede dei medici i genitori di Giovanna perché – ha spiegato la mamma– “ci sono state troppe anomalie, troppe contraddizioni”. Chiedono perciò che sia un tribunale a stabilire chi ha sbagliato, a dire una volte per tutte come è morta Giovanna. “Ho visto troppa omertà attorno alla nostra tragedia, e non è giusto”, così ancora la mamma della bambina.

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